#PechinoExpress programma dell’anno – ma con bastardata finale

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Programma dell’anno senza se e senza ma.
Montaggio da generalista dell’anno.
Conduttore dell’anno.
Fotografia dell’anno.
Uso del mezzo social dell’anno.
Scelta concorrenti dell’anno.
Tutto perfetto, potremmo e dovremmo dire.
O quasi.

Perché la splendida puntata finale di Pechino Express 2013 ha toppato solo e soltanto sul più bello.
Ovvero sul mancato applauso, banale ma meritato, rapido ed indolore, ai secondi classificati.
Leggasi splendide e combattive modelle, sconfitte dopo 8000 km da un cazzo di karaoke.
Che vincessero gli sportivi era ovvio, ed anche abbastanza fastdioso.
D’altronde è fin troppo facile trionfare se sei un olimpionico in un programma in cui la fisicità è quasi tutto.
Merito alle due squinzie di essere arrivate fino alla fine e ad un passo dal sogno.
Anche se lasciate lì, in totale solitudine, sedute su uno scalino, esauste, sotto la pioggia battente e con gli scarafaggi nello stomaco.
Non un grazie.
Un ‘brave’.
Anche un sincero  ‘a stronze’.
Bastava semplicemente che qualcuno le cagasse.
Complimentandosi con loro per l’incredibile viaggio.
Ma non è successo.
Ed è un peccato, perché sarebbe stata una meritata ciliegina su una torta inattesa ma spaventosamente gustosa.
W Pechino Express.
W Costantino.
W Bangkok, dopo ce so più ricchioni che traffico. Detto ciò, aridatece er karaoke in televisione. Alle brutte pure FURORE NA NA NA NA. Qualcuno ci ascolti.

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