Anche il PDL apre ai diritti dei gay: Galan propone le unioni omoaffettive

Condividi

È prevista l’equiparazione al matrimonio per quanto riguarda diritti e doveri, perché i gay devono essere cittadini come tutti, lo dice la Costituzione e le parole di Tancredi a Repubblica me lo hanno ricordato e mi hanno commosso”. “In un primo momento avevo messo anche l’adozione nel testo, poi ho pensato: già ci saranno contestazioni, meglio non rischiare di far saltare tutto”. Su una cosa però non ha dubbi: “Gli omosessuali sono genitori capaci e attenti come gli altri e in tempi brevi vanno garantiti come i loro figli” “Se posso capire che le gerarchie ecclesiastiche non siano contente, ricordo che i politici hanno un altro compito e francamente non capisco perché gli amici cattolici vogliano negare una libertà ad altri, togliergli il diritto alla felicità”.”E’ ora che i gay siano cittadini italiani a pieno titolo, vedano riconosciuti i diritti civili garantiti dalla nostra Costituzione, un testo che vieta la discriminazione“.

Dopo le parole della Ministra Idem, le proposte di legge presentate da Ivan Scalfarotto riguardanti omofobia ed unioni civili, le promesse di Grasso e della Boldrini, di Napolitano e di Letta, e la lettera a LaRepubblica del 17enne Davide Tancredi, anche il Pdl apre ai diritti dei gay. Prima con Bondi ed ora con Galan, pronto a presentare un DDL di 30 punti in cui non si parla di matrimonio ma di “unione omoaffettiva”, ovvero di un accordo tra due persone dello stesso sesso per regolare i rapporti personali e patrimoniali della loro vita in comune, da contrarre davanti ad un ufficiale di stato civile che non potrà rifiutarsi di “sposarli”, pena l’accusa di omissione di atti di ufficio.
Parole, parole, parole? Probabilmente sì, ma certo è che quel che si sta smuovendo nel campo dei diritti, sia a sinistra che a destra, fa davvero ben sperare.  Ergo, forza Parlamento. Ora vogliamo i FATTI.

Autore

Articoli correlati

Impostazioni privacy