Giornata Internazionale contro l’Omofobia: parlano anche Boldrini e Grasso

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Gli omosessuali devono veder riconosciute giuridicamente le loro unioni anche in Italia. Un riconoscimento che avviene in 19 Paesi europei, è l’Europa che ce lo chiede, non solo quindi in tema di rispetto di bilanci, ma sul versante dei diritti. Riconoscere diritti a chi non ne ha non significa toglierne ad altri. Bisogna punire chi incita l’odio contro gli omosessuali e chi si macchia di violenze nei loro confronti. Auspico che il Parlamento attuale riprenda questo lavoro e lo porti finalmente a compimento. Mi adopererò, nell’ambito dei miei poteri, perché questo accada”.
Firmato Laura Boldrini, Presidente della Camera dei Deputati.

Sono veramente e umanamente preoccupato per gli omofobi, anche se il termine non mi piace. Una corretta educazione su questi temi la dobbiamo fare soprattutto per loro, per chi soffre di questa presunta fobia per chi vive male, sopraffatto da un’irrazionale paura, dal terrore di uscire di casa. E’ un problema sociale che dobbiamo affrontare davvero, da subito, a partire dai più giovani. Dobbiamo farlo insieme, le istituzioni con le associazioni. Liberiamo gli omofobi dalle loro paure. Vivranno meglio loro, vivremo meglio tutti”.
Firmato Pietro Grasso, Presidente del Senato della Repubblica.

Dopo le parole del Presidente della Repubblica, anche la seconda e la terza carico dello Stato sono così intervenute nella Giornata Internazionale contro l’Omofobia.
Parole, parole, parole, a cui ora chiediamo che seguano fatti.
Una volta per tutte.

 

P.S. tra i tanti che hanno preso parola quest’oggi, immancabile la faccia da culo del giorno. Firmata Gianni Alemanno.

 

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