Proposition 8 e DOMA: la Corte Suprema degli Stati Uniti decide il futuro del matrimonio gay

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Beyonce e Madonna mobilitate, ma anche buona parte di quell’America che vuole parità di diritti.
Da circa 24 ore la Corte Suprema degli Stati Uniti è al lavoro su due temi alquanto delicati in ambito glbtq.
Da una parte c’è la ‘Proposition 8’, provvedimento approvato in California che VIETA i matrimoni tra persone dello stesso sesso, mentre dall’altra c’è il ‘Defence of Marriage Act’ (DOMA), legge federale che definisce matrimonio solo e soltanto quello tra uomo e donna. Se l’argomento ‘Proposition 8’ è stato trattato IERI, il DOMA diverrà di attualità oggi, tra poche ore. Negli States la mobilitazione mediatica è stata imponente, tanto da smuovere due colossi del pop come Queen One e Queen B., anche se la doppia decisione della Corte NON verrà ufficializzata prima di giugno.
Ci vorrà quindi tempo per conoscere COSA avranno deciso i NOVE giudici costituzionali chiamati a sentenziare, con 4 ipotetici scenari da dover prendere in esame.

definire INCOSTITUZIONALE sia la Proposition 8 che il ‘Defence of Marriage Act’. Sarebbe una sentenza storica, che spalancherebbe di fatto le porte del matrimonio gay in TUTTI gli Stati d’America.
confermare la validità della ‘Proposition 8’, perché votata via referendum dagli elettori della California.
abrogare la legge senza però pronunciarsi su leggi ‘simili’ presenti in altri Stati.
NON smuovere un dito su nessuno dei due casi, sottolineando come siano i singoli Stati a dover toccare con mano la questione matrimonio gay.

L’impressione, vista anche la durata della seduta di ieri (oltre le 2 ore), è che i giudici siano letteralmente SPACCATI sull’argomento, tanto da poter ipotizzare reali e concrete sorprese. Per la gioia di Obama, primo combattente sul campo dei diritti glbtq, e di tutte quelle persone SANE di capoccia finalmente pronte a dire BASTA a distinzioni giuridiche di qualsiasi tipo. Perché l’amore è amore, tanto non conoscere e non poter accettare ‘recinti’ legislativi di qualsiasi tipo. Vogliamo tutto (quello che ci spetta).

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