Gabriele Albertini choc: ‘Il figlio di una coppia gay è quasi obbligato a essere gay’

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Ma perchè dobbiamo condannare, o comunque obbligare, un figlio ad essere necessariamente omosessuale, quando invece potrebbe essere tranquillamente eterosessuale?”.  “E’ chiaro che il figlio di una coppia omosessuale cresce in un ambiente che quasi lo obbliga a essere omosessuale”. “L’unico argomento che farebbe la differenza in caso di matrimonio gay è banalissimo e non particolarmente nobile: la reversibilità delle pensioni”. “La conseguenza del matrimonio è che il coniuge dello stesso sesso potrebbe ottenere una pensione di reversibilità. In caso contrario, no, perchè non è considerato coniuge”. “Perchè in una situazione di riduzione dei costi pensionistici togliamo al metalmeccanico e lo facciamo andare in pensione un poco più tardi, mentre diamo invece un vantaggio a qualcosa che è neutrale agli effetti della società?“.  “L’omosessualità non è un valore, ma è una scelta. Libera e assolutamente autonoma. Ma perchè devo riferire a questa condizione un pezzo consistente di fiscalità?”.
In tanti anni di stronzate choc, lo devo ammettere, non ne avevo mai sentite di così clamorose e tutte insieme.
Gabriele Albertini, candidato al Senato con la Lista Civica Mario Monti e alla presidenza della Regione Lombardia, oltre che ex Sindaco di Milano, ha davvero toccato il cielo dell’omofobia con un dito, rilasciando questa agghiacciante intervista a Marco Gaiazzi per “Punto e a capo”, su Class TV MSNBC.
Parole non solo condannabili e censurabili, ma anche criminali, se esistesse una qualsiasi legge contro l’omofobia.
Parole deliranti, prive di senso e soprattutto credibilità scientifica, tanto da creare non solo fastidio, ma anche un leggero senso di vergogna e schifo, nei confronti di un Paese che considera candidabili trogloditi simili.
Quest’uomo, tra poco più di un mese, sarà Senatore della Repubblica italiana.
Un’indecenza inammissibile, per una cascata di menzogne che non meriterebbero risposta, se non fosse per il gentile Pietro, lettore che per noi tutti ha tradotto in italiano un articolo apparso sul francese Le Monde.
Un’intervista che ha come protagonista un antropologo francese, Maurice Godelier, interrogato sul progetto di legge del Governo Hollande per l’istituzione di unioni e adozioni gay.
Il titolo del pezzo? Inequivocabile. “L’umanità non ha mai smesso di inventare nuove forme di matrimonio e discendenza“.
Dopo il saltino, da non perdere, le parole di Godelier.

Gli oppositori del disegno di legge sul matrimonio gay parlano di “aberrazione antropologica”, cosa ne pensa?

Questo non ha senso. Nell’evoluzione dei sistemi di parentela, ci sono modifiche non aberrazioni. Naturalmente, non si trovano nella storia, unioni omosessuali e omoparentali istituzionalizzate. Capiamo perché. Per migliaia di anni, la società ha valorizzato l’eterosessualità per riprodursi. Ma spesso l’omosessualità, all’interno delle società, è stata riconosciuta nella formazione della persona, nella Grecia antica, per esempio. Ho trascorso sette anni in una tribù in Nuova Guinea, Baruya, dove, per essere un uomo, devi essere iniziato. Gli iniziati vivono in coppie omosessuali fino ai 20 anni. L’omosessualità aveva un senso politico e religioso. Ma la questione delle unioni omosessuali e dell’omogenitorialità è una questione moderna, che non si è mai posta prima.
L’umanità ha continuato a inventare nuove forme di matrimonio e discendenza. È per questo che parlo di metamorfosi a loro proposito. Oggi, in Occidente, i due assi su cui posa ogni sistema di parentela, il matrimonio e la discendenza, comprendono nuove forme.
Perché proprio adesso? Questo è il risultato di quattro evoluzioni indipendenti. Il progressivo riconoscimento che l’omosessualità è un’altra sessualità ma normale, l’emergere di un nuovo status del bambino, l’emergere di nuove tecnologie riproduttive, e il fatto che in una democrazia, le minoranze possono rivendicare nuovi diritti. Da qui, è diventato possibile e necessario consentire agli omosessuali di vivere la propria sessualità legalmente e, per coloro che vogliono, poter allevare i figli.

Questo solleva un sacco di resistenze …

Dobbiamo tornare su alcuni punti chiave per evitare un approccio ideologico. Ho già menzionato il primo: l’omosessualità è la sessualità altra, ma normale. Non si tratta di una malattia, né di una perversione né di un peccato. Le due specie di primati più vicini a noi sono bisessuali, proprio come gli esseri umani. Si tratta di un fatto scientifico. Se non lo riconosciamo, continuiamo a legittimare l’omofobia. Il secondo punto è che la sessualità significa desiderio, ma significa anche l’amore. Come gli eterosessuali, gli omosessuali si amano.

Le coppie omosessuali sono infertili. Tuttavia sono sempre più numerose quelle che voliono bambini …

Questa è una conseguenza del movimento di valorizzazione del bambino e dell’infanzia cominciato nel XVIII secolo e incarnato da Jean-Jeacques Rousseau, cha ha portato alla dichiarazione universale dei diritti del bambino. La volontà di tramandare attraverso la discendenza è universale, ma, a seconda delle società, si vede il bambino in modo diverso. Un romano dell’antichità doveva elevare il suo bambino verso il cielo per farne un cittadino. Se lo lasciava a terra, il bambino diventava uno schiavo o veniva dato ai cani. Oggi il bambino assume un valore nuovo. Valorizza l’adulto e, per molti rappresenta un ideale di realizzazione di se. Permette non soltanto la trasmissione di un nome, ma anche di valori personali. Gli omosessuali partecipano a questo movimento come gli eterosessuali.

Un bambino nasce da un padre e una madre. Non ha bisogno di questa differenza di genere?

Non ho il desiderio di trasformare le donne in uomini, e viceversa. La teoria di Judith Butler, che afferma che si può completamente sbarazzare del corpo di nascita è un limite per me da non oltrepassare. Sono favorevole all’abolizione di tutte le differenze storicamente costruite e ora ingiustificate. Ma ci sono differenze utili. Ciò che conta è che gli atteggiamenti cosiddetti maschili o femminili siano assunti, a prescindere dalla persona che li assume. Paternità e maternità sone delle funzioni. Nelle nostre società, queste possono spostarsi. I padri non si mettono già oggi a fare le madri? Non ci può esserne l’abolizione, ma uno sganciamento rispetto al sesso.

Come si analizzano le argomentazioni degli avversari?

Gli psicoanalisti sono divisi. Molti continuano a fare del padre il personaggio centrale della famiglia. Ognuno di noi avrebbe tre padri, il proprio vero padre, un padre desiderato ma immaginario e il padre simbolico condiviso da tutti e da tutte e identificato dalla legge. E la madre, allora? Per quanto riguarda i sacerdoti, che non hanno figli, per loro la famiglia reale è una sacra unione tra un uomo e una donna davanti a Dio e Dio ha continuato a vietare il divorzio. Questa concezione della famiglia per secoli modellata dal cristianesimo è unica per l’Occidente e non ha alcun significato in molte società. La concezione della faiglia siè evoluta in Olanda, a maggioranza protestante, dove sono accettati il matrimonio gay e l’omogenitorialità. Tra i Baruya, ogni individuo ha molti padri e molte madri. Tutti i fratelli del padre sono considerati come padri, tutte le sorelle della madre come madri. Tutte le altre famiglie dell’Occidente post-cristiano sono irrazionali? E ‘l’umanità che le ha inventate! Le resistenze sono normali, accompagnano un cambiamento sociale e mentale. Due persone dello stesso sesso vogliono avere dei figli, mentre il requisito della natura era che fossero due persone di sesso diverso a concepire. Tutte le società hanno trovato soluzioni alternative per l’infertilità. Abbiamo la procreazione medicalmente assistita. Ciò che deve essere compreso è che i concetti di paternità e maternità sono due dimensioni, biologiche e sociali. Nel corso della storia, la maggior parte delle società hanno messo davanti la dimensione sociale. La nostra tende al contrario. Ma oggi, all’interno delle famiglie ricomposte, la parentela sociale si estende. Ci aspettiamo che il nuovo partner o la nuova partner si comportino come padri e madri nei confronti dei bambini concepiti da altri.

Alcuni temono che il tabù dell’incesto cada …

Cosa conoscono le persone? Si tratta di una condizione universale di ogni società. Se le famiglie si riproducessero fra sé, la società non potrebbe esistere. Il tabù è un elemento prodotto dalla società, trasferito a tutti gli individui e interiorizzato da tutti, eterosessuali come omosessuali. Queste fantasie sono grottesche. Non ci saranno più incesti fra gli omosessuali che tra gli eterosessuali.

Lo Stato dovrebbe sostenere e legittimare questi cambiamenti?

Lo Stato deve intervenire per fissare responsabilità davanti alla legge. Accadrà che le coppie omosessuali si separeranno. E’ necessario fissare un quadro. E’ necessario anche penalizzare l’omofobia, che attacca genitori e figli. Altri governi sono passati da qui. Nessuna delle società che ha accettato queste evoluzioni è crollata. E ‘diventato ordinario, come oggi avere di bambini senza sposarsi è normale. 

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