Papa Benedetto XVI attacca e delira: i matrimoni gay sono una reale minaccia per la pace

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I tentativi di rendere il matrimonio fra un uomo e una donna giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione sono un’offesa contro la verità della persona umana e una ferita grave inflitta alla giustizia e alla pace. La struttura naturale del matrimonio va riconosciuta e promossa, quale unione fra un uomo e una donna, rispetto ai tentativi di renderla giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione che, in realtà, la danneggiano e contribuiscono alla sua destabilizzazione, oscurando il suo carattere particolare e il suo insostituibile ruolo sociale”. “Questi principi non sono verità di fede, nè sono solo una derivazione del diritto alla libertà religiosa. Essi sono inscritti nella natura umana stessa, riconoscibili con la ragione, e quindi sono comuni a tutta l’umanità”. “Tale azione della Chiesa nel promuoverli non ha dunque carattere confessionale, ma è rivolta a tutte le persone, prescindendo dalla loro affiliazione religiosa”. “Tale azione è tanto più necessaria quanto più questi principi vengono negati o mal compresi, perchè ciò costituisce un’offesa contro la verità della persona umana, una ferita grave inflitta alla giustizia e alla pace“.
Parole di Papa Benedetto XVI, ieri ACCOGLIENTE in Vaticano con l’ugandese Rebecca Kadaga (promotrice della legge contro i “comportamenti sessuali devianti”, con tanto di PENA DI MORTE e  ERGASTOLO per i gay) e da pochi giorni è raggiungibile via TWITTER.
Ergo, a voi il compito di dargli una GIUSTA risposta.

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