Miracolo Pd: primarie per i parlamentari – mentre Beppe Grillo affonda nel ridicolo

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Da una parte c’è il presunto nuovo che avanza che sbraita, minaccia ed espelle dal partito i dissidenti, dopo aver dato vita alle primarie on line più ridicole della storia politica internazionale, mentre dall’altra c’è un partito GIURASSICO, attaccato dalla chiunque, capitanato da un VECCHIO, che non solo porta 3 milioni di persone al voto, per scegliere il candidato Premier, ma che quest’oggi cede alla tentazione delle primarie per entrare in Parlamento.
Perché dinanzi ad un Porcellum che rimarrà inattaccabile anche alle prossime elezioni, il Pd ha scelto la strada più ovvia, coraggiosa e vincente. Quella della consultazione popolare, aperta, per poter far scegliere agli elettori i parlamentari del proprio partito. Andando al voto a metà febbraio, e dovendo presentare le liste obbligatoriamente almeno 42 giorni prima, le annunciate primarie si terranno a fine anno, a 48 ore dall’arrivo del 2013. Non contenti, questo sabato lo stesso centrosinistra si ritroverà a Milano, con altre primarie, per eleggere il candidato leader che andrà a scontrarsi contro la Lega di Maroni e lo sconosciuto candidato Pdl, dopo 20 anni di regno Formigoni.
Il partito più sbeffeggiato d’Italia, da sempre e spesso immeritatamente, continua quindi a fare la COSA GIUSTA al MOMENTO GIUSTO, affondando di fatto la campagna populista del Movimento 5 Stelle, ormai fagocitato dalla pazzia dittatoriale del suo leader e mentore, novello Duce internettiano.
Ciò che sembrava impossibile, ovvero un Pd INTELLIGENTE e per una volta non autolesionista, sembrerebbe clamorosamente diventato realtà.
Tutto questo mentre Casini giura lontananza eterna a Nichi Vendola, alleato sicuro alle prossime elezioni di Pier Luigi Bersani.
Ergo, se tanto ci da’ tanto, quella di oggi è una fantastica giornata in prospettiva futura, che per una volta, finalmente, sfancula Tafazzi.

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