Silvio Berlusconi come Freddy Krueger – è il nostro incubo

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Non ha il corpo ustionato, è privo di artigli, cappello e maglione a strisce, ma è un incubo.
Il nostro incubo.
Se quegli sfigati di Elm Street avevano Freddy Krueger, noi abbiamo Silvio Berlusconi.
A Febbraio si levò dalle palle. Sembrava finita un’era. 3 giorni fa ha annunciato il suo addio alle scene, perché travolto da sondaggi umilianti e dalla crisi di un partito, il suo, affondato negli scandali. Eravamo pronti a far festa. Poi il colpo di scena di ieri.  Viene condannato a 4 anni. Sembra la pietra tombale di una carriera politica figlia dell’illegalità. E invece eccolo qui.
Ancora in onda, con tanto di conferenza stampa FIUME/monologo (80 minuti di PURO DELIRIO), per ‘tornare’ in scena (non si sa come).
Io mi sento obbligato a restare in campo per riformare il sistema giustizia“, ha tuonato questa mattina, al Tg5 di casa, per poi prendersela con i soliti giudici, millantando i SESSANTA processi a suo carico.
Balle. I processi affrontati da Berlusconi come imputato fino ad oggi sono 17.
Di questi, 13 si sono conclusi. SOLO 3 le assoluzioni. Una appena con formula piena, due con dubitativa. 10 i proscioglimenti, tutti figli delle 18 leggi ad personam fatte da lui approvare in questi ultimi 18 anni (tra prescrizioni e cancellazione di determinati reati). Per 5 volte si salva con le attenuanti generiche, che si assegnano a chi è responsabile del reato. Ieri, finalmente, la prima condanna, per ‘naturale capacità a delinquere‘.
Ed è qui che ritorna l’incubo. Ad occhi aperti, a differenza di Freddy Krueger, e senza possibilità di chiudere gli occhi, premere stop, togliere il dvd, e cambiare canale.
Perché Silvio esiste, e dinanzi all’ipotetico crollo delle proprie aziende, c’è solo una strada percorribile. E si chiama Parlamento.  

Uno, due, un due tre, Silvio arriva e cerca te!
Due tre, tre e quattro, chiudi la porta o arriva la Brambilla e si acchiappa il gatto!
Quattro cinque, sei e sette, un crocefisso mentre mi trombo un mignottone tengo a mani strette. Sette otto, non andremo a letto perché rischi de trovattelo sotto le coperte,
nove dieci, dieci! Non voteremo più!”. Aiutateci.

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