2 parole 2 sul Partito Democratico e sul caso PRIMARIE

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Premessa.
Non voterò Pd alle prossime elezioni.
Detto ciò, quello che si è scatenato contro il Partito Democratico in questi giorni è sinceramente surreale.
Per poter permettere a Matteo Renzi di gareggiare per le primarie di coalizione, il Pd ha modificato il proprio statuto.
In caso contrario Renzi avrebbe visto le primarie da casa.
Se cambio di regole in corsa c’è stato, di questo dovremmo parlare.
Tutto il resto è aria fritta.
D’altronde ci troviamo dinanzi ad un politico ‘rottamatore’ che da MESI spala MERDA sul proprio partito, sui suoi dirigenti e rappresentati, sui suoi fondatori. Ci troviamo dinanzi ad un politico che da settimane gira l’Italia a bordo di un camper SENZA neanche il simbolo del proprio partito. Ci troviamo dinanzi ad un politico che quest’oggi non si è neanche fatto vedere all’assemblea nazionale del partito che di fatto si è riunito ANCHE per AUTORIZZARE la sua partecipazione alle primarie. Ci troviamo dinanzi ad un politico che ha un SOLO scopo. Distruggere il Pd (e il centrosinistra tutto), e farne un’ALTRA cosa.
Ebbene, poche ore fa quello stesso Pd ha modificato le proprie REGOLE per permettere a questo politico di gareggiare alle attese primarie di coalizione.
Eppure c’è chi si lamenta.
Perché tra i cambiamenti proposti c’era anche ALTRO.
Ovvero paletti fermi e solidi per garantire la REGOLARITA’ di quelle stesse primarie.
Doveroso, necessario, e chiesto a gran voce da TUTTI fino a pochi mesi fa, quando in Campania avvenne l’Apocalisse elettorale, con primarie di partito saccheggiate da truppe cammellate di parte avversa.
Ma a Matteo Renzi questo non è andato giù. Ha pianto, si è lamentato, ha sbraitato, ha urlato, saltando da una tv all’altra, concedendo interviste ovunque e a chiunque,  millantando l’esistenza di chissà quali LEGACCI nei suoi confronti.
Povera vittima, povero NUOVO che avanza, imbavagliato da un partito di VECCHI che vorrebbero mettergli i bastoni tra le ruote.
Certo, a tal punto da variare il proprio statuto pur di farlo gareggiare alle primarie di coalizione.
Ciò che si sta discutendo è surreale.
In qualsiasi partito del mondo un politico come Matteo Renzi sarebbe stato cacciato a calci in culo. Ti facciamo così schifo? Splendido. Quella è la porta. Vattene, fondati un tuo partito, e ci rivediamo alle elezioni. Da avversari.
E invece all’interno del Pd questo NON è successo. Anzi, l’hanno accolto a braccia aperte al tavolo delle primarie. Ma stanno provando a rendere più complessa la partecipazione dei cittadini all’imminente voto? Ed è GIUSTO che sia così.
Il candidato premier del centrosinistra DEVE nascere dal volere dell’elettorato di centrosinistra. E’ così in ogni democrazia occidentale e moderna che sposa la magnifica democraticità delle primarie.
Negli States la pre-registrazione è OBBLIGATORIA, e chi è democratico VOTA per le primarie democratiche, così come chi è repubblicano vota per le primarie repubblicane. Solo in pochi stati ci sono elezioni APERTE, ma con pre-registrazione sempre e comunque necessaria. In Francia l’idea del voto incrociato non è minimamente pensabile.
Eppure in Italia tutto ciò appare ‘fantascientifico’, dopo che per ANNI ci siamo lamentati della ridicola libertà di voto alle primarie del Pd, dove fino ad oggi CHIUNQUE poteva votare. Che tu sia un FASCISTA o un COMUNISTA cambia poco. Basta una carta d’identità, 2 euro, e il gioco è fatto.
Chiedere regole ferree era NECESSARIO, ma non per il povero Matteo Renzi, che di fatto si appella esplicitamente all’elettorato di centrodestra per vincere queste primarie. E se un cittadino della parte avversa volesse votare Renzi, perché nel caso in cui fosse candidato Premier lo voterebbe alle nazionali? Cazzi suoi. Provasse a convincere Renzi a cambiare sponda, o si mettesse a pregare affinché queste primarie finiscano come lui sogna. Altre strade non ce ne sono.
Il Partito Democratico è un partito PIENO di difetti, composto da talmente tante anime da far venire i brividi. Chiunque può svegliarsi al mattino e sparare la prima minchiata del giorno, facendo precipitare un intero partito nel delirio. Il Pd è quello stesso partito che ha letteralmente BUTTATO il Campidoglio di Roma, ormai certo con Nicola Zingaretti, dirottando lo stesso Presidente uscente della Provincia alla Regione, dove sarebbe bastato il GABIBBO per sconfiggere un Pdl disastrato dalla giunta Polverini.
Il Pd è un partito attaccabile sotto TANTI, troppi punti di vista, tanto da non avere più il mio voto, ma non in questo caso.
Perché ciò che è stato fatto PER Matteo Renzi non ha forse eguali nella storia politica MONDIALE.
Spalancare le porte ad un proprio rappresentante che da mesi ti INFANGA, insultando e promettendo rivoluzioni interne. Questo e solo questo è stato fatto.
E se Matteo Renzi vuole pescare nel ricco bacino elettorale BERLUSCONIANO per guidare il Paese, quella è la porta. Cambiasse sponda. Perché qui, nel centrosinistra, NON lo vogliamo.

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