Rosy Bindi vs. Nichi Vendola: ancora scontro a sinistra sui matrimoni gay

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Proprio non ce la fanno.
All’interno del PD se qualcuno OSA pronunciare ‘matrimoni gay’, parte subito l’orticaria di turno.
Dopo i tentennamenti di Bersani di 48 ore fa, ecco arrivare il dibattito face-to-face tra Rosy Bindi e Nichi Vendola, futuri ‘alleati’ alle imminenti elezioni.
L’agenda dei diritti civili e sociali va scritta insieme. Ma io non voglio stare in un acronimo. A 54 anni voglio dire che mi voglio sposare con il mio compagno. Rivendico questo. Come cittadino, come persona e come cristiano voglio poter vivere una discussione vera e chiedere al mio Stato e alla mia Chiesa per quale motivo progetti d’amori non possono essere liberati da un tappo di Medioevo che tante volte ha ferito la nostra vita. Prendiamo quello che è possibile, si dice. Ma è con questa logica che abbiamo uno standard di diritti civili da repubblica islamica, perché abbiamo rinunciato a una battaglia di principio. Invece voglio poter dire anche in Italia che abbiamo diritti interi e non dimezzati“.

Parole inattaccabili quelle pronunciate dal leader di SEL alla Festa emiliana del partito, ovviamente subito ‘contestate’ dalla Presidente Pd:
Ci ho già provato una volta e mi è andata male, la prossima volta ci vorrei riuscire e dare finalmente un riconoscimento alle unioni omosessuali. Vorrei che il Pd si prendesse questo impegno e fosse in grado di portarlo avanti. Se parliamo di unioni civili siamo in grado di portarlo avanti”. “Non è perché sono credente, ma l’obbiettivo che ci possiamo porre è del riconoscimento delle unioni civili e non del matrimonio. Ed è perchè sono fedele alla carta costituzionale”. “La Costituzione italiana ci dice con chiarezza che mentre è possibile riconoscere i diritti delle coppie omosessuali non è pensabile l’istituto del matrimonio, come stabilito anche da una recente sentenza della Corte costituzionale“.
Lo ‘scudo’ (fasullo ed inutile) della Costituzione (che in realtà può esser CAMBIATA) viene quindi ANCORA brandito dalla Bindi, per un tema solo apparentemente secondario, quello dei matrimoni gay, che finirà per AVVELENARE la campagna elettorale del centrosinistra. Ancora una volta incapace di intuire il VOLERE del proprio elettorato, pur di non infastidire il Cupolone Oltretevere.
Nichi mio, pensaci tu.

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