Tutti contro The New Normal

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Mancano ormai 2 settimane esatte alla premiere americana di The New Normal, nuova serie tv firmata Ryan Murphy, e sta letteralmente succedendo di tutto. Il tema della serie, ovvero l’omogenitorialità, con protagonisti due omosessuali che vogliono diventare genitori, sta scatenando il DELIRIO. KSL-TV, stazione televisiva dello Utah affiliata alla NBC, ha annunciato che NON manderà in onda lo show. Jeff Simpson, amministratore delegato della rete (di proprietà della Chiesa di Gesù Cristo e degli Ultimi Giorni dei Santi), ha persino provato a spiegarne i motivi: “i dialoghi potrebbero essere eccessivamente crudi. Le scene potrebbero essere troppo esplicite o le caratterizzazioni risultare offensive”.
Ma vaffanculo. A bello, stiamo parlando di una COMMEDIA. Mica è Tarantino. Splendida la reazione via Twitter di Ellen Barkin, star di The New Normal:
Perché gli stupri e gli infanticidi di Law&Order vanno bene e una coppia gay innamorata che vuole avere un bambino è inappropriato?”. “Intasare di messaggi @ksl5tv per la loro decisione palesemente omofoba di non trasmettere lo show”.
Applausi a scena aperta per Ellen, anche se NON è finita qui.
One Million Moms, organizzazione bigotta di mamme rompicoglioni, ha infatti tuonato contro lo show di Murphy, accusando l’NBC di “continuare a usare le frequenze pubbliche per promuovere famiglie soggette al decadimento della morale e dei valori, nel tentativo di ridefinire il concetto di matrimonio. Queste cose sono dannose per la nostra società, e questo show è dannoso per la nostra cultura”. Un branco di pazze? Assolutamente sì, ma da tenere d’occhio. Esattamente un anno fa queste stesse PAZZE tuonarono contro The Playboy Club, accusato di sminuire le donne. Il risultato? LA NBC ha DOVUTO cancellare la serie dopo solo 3 puntate per mancanza di inserzionisti. Il timore, in soldoni, è che anche The New Normal possa fare la stessa fine.
Anche perché ci sono le elezioni alle porte, e il TEMA GAY sarà all’ordine del giorno.
Da una parte OBAMA, pro matrimonio, e dall’altra Mitt Romney, pro scuregge nel cervello.

 

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