Triste revival: ma quanto è ancora attuale il fumetto SUKIA

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Rimosso totalmente dalla mia fragile memoria, fino a quando Fabio Canino, via FB, non me l’ha fatto tornare in mente.
Perché per i malati di fumetti ‘sconci’ SUKIA ha fatto storia (il sottoscritto aveva un cugino in famiglia che lo leggeva).
Comic nero-erotico ideato da Nicola del Principe e pubblicato dalla Edifumetto dal 1977 al 1986,  Sukia non è altro che una vampira GNOCCA, perennemente con le chiappe all’aria e dichiaratamente sosia di Ornella Muti, sex symbol dell’epoca. Al fianco della vampira un po’ trucida e zozzona c’era Gary, giovane e fedele servitore omosessuale, libertino e ovviamente effeminato, ma capace di conquistare mostri ed eterosessuali ad ogni numero. Un vero e proprio TORNADO gay per l’epoca, tanto da diventare di CULTO tra i lettori omosex di tutto il mondo, perché in grado di portare avanti battaglie sui diritti glbtq (in un numero appare nudo nella Piazza Rossa di Mosca per protestare contro la condizione dei gay russi), scopando a destra e a manca.
Sfacciatamente e volutamente ‘eccessivo’, Sukia portò in edicola temi che nel 2012 farebbero rizzare le antenne a qualsiasi editore con un minimo di percezione politico-clericale.
Numero in testa al post per credere.
IL VIRUS DELLA FROCIAGGINE.
Praticamente il Giovanardi pensiero fatto fumetto, ma con 30 anni di differenza, se non fosse che in quel caso si ‘estremizzava’ un pensiero per trasformarlo in un comic implicitamente gay-friendly.  Quando si dice la NON evoluzione della specie italica.


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