Carlo Giovanardi show a Le Iene: l’omosessualità è come la pedofilia

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C’è sempre un contesto in cui certe cose sono naturali ed altre no e alla giornalista che incalzava ho detto: ‘Scusi, ma per lei, fare pipì è la cosa più naturale e normale del mondo. Probabilmente se uno lo fa davanti a lei le potrebbe dare fastidio. Se ostentatamente un uomo si mette a baciarsi con un uomo mi dà un senso di disagio e di fastidio. È una mia reazione soggettiva che penso sia condivisa da milioni di italiani”. “Allora, c’è una natura che ha costruito il mondo sugli uomini e sulle donne perché dall’incontro degli uomini e delle donne nascono i bambini. Questa si chiama natura, è il diritto naturale. Checché se ne dica, se tutti fossero omosessuali, in una generazione il mondo è finito”. Il modello di coppia uomo-donna è quello naturale; non è giusto, è quello naturale. L’educatore insegna, come i dieci comandamenti, a non rubare, a non uccidere. Danno delle regole di comportamento. Possono succedere mille ragioni per le quali uno trasgredisce alla regola, ma però la regola c’è. Un omosessuale è diverso. Rispetto a questo tipo di progetto, che è il progetto naturale, matura un orientamento diverso. Anche l’omosessualità è una malattia, vede, se lei parla con dei pedofili, anche loro avrebbero qualche cosa da dire sul fatto che sia una malattia”. “Fino a 20 anni fa dall’OMS l’omosessualità era considerata una malattia. Il mondo è stato fatto in maniera tale che fino a pochi decenni fa chi maturava questo orientamento o veniva decapitato oppure veniva messo in prigione. Ora fortunatamente, li uccidono? No. Vanno in galera? No. Non li assumono? No. Sono esattamente come gli altri“.
Parole di Carlo Giovanardi, intervistato da Le Iene, in onda questa sera su Italia 1.
Commenti? Zero. Perché quest’uomo ha superato il limite tollerabile di ‘democratica opinione. Alla Littizzetto, e al suo splendido intervento domenicale, la puntuale risposta.

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