800.000 un par di palle: Lana De Rey prima nel mondo con 327.000 copie vendute

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800,000 copie?
Se lallero.
Ancora una volta le major l’hanno sparata grossa, credendo di aver trovato i coglioni con l’anello al naso.
Perché la solita diatriba tra COPIE DISTRIBUITE e COPIE VENDUTE torna a farsi sentire.
Ieri pomeriggio Universal Italia si sbrodolava tutta annunciando il boom di VENDITE di Born to Die, album di ‘debutto’ di Lana Del Rey: 800,000 copie vendute in tutto il mondo, gridavano loro, facendo capriole carpiate dalla gioia. Mentendo, e sapendo di mentire. Perché Born to Die di Lana Del Rey ha SI’ venduto più di tutti nel mondo, esordendo al PRIMO POSTO della classifica degli album più comprati dell’ultima settimana, ma con 327.000 copie smerciate.
327.000, e non 800,000.
800,000, come era tristemente facile prevedere, son infatti le copie DISTRIBUITE. E non quelle vendute, che restano comunque TANTISSIME, per un’esordiente che fino a sei mesi fa praticamente nessuno conosceva.
Dopo 88 anni passati in testa 21 di Adele ha così dovuto lasciare il primato, scivolando in seconda posizione con 247.000 copie vendute (in questi 50 giorni di 2012 ha ‘archiviato’ altri 3 milioni di dischi, che si vanno a sommare ai 17 del 2011, mostro), per una Lana chiamata ora a dover fare il passo più complicato: confermarsi nel tempo. Riuscirà Born To Die a resistere, o lo vedremo lentamente scivolare nel dimenticatoio?

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