Il vescovo di Ragusa dice sì alle coppie gay

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Sono convinto che la Chiesa debba essere una casa dalle porte aperte per tutti. Per gli immigrati, che sbarcano sulle coste di Pozzallo, per le donne in fuga da mariti violenti, per chi è omosessuale e si sente escluso. Uno Stato laico come il nostro non può ignorare il fenomeno delle convivenze, deve muoversi e definire diritti e doveri per i partner. Quando due persone decidono, anche se sono dello stesso sesso, di vivere insieme, è importante che lo Stato riconosca questo stato di fatto. Che va chiamato con un nome diverso dal matrimonio, altrimenti non ci intendiamo. La Chiesa fa le sue valutazioni, ma ciò non toglie che deve sempre essere una casa dalle porte aperte, anche per i gay e le lesbiche. Non va confuso il peccato con il peccatore“.
Parole di Nichi Vendola?
No, di Paolo Urso, vescovo di Ragusa.
A dimostrazione che la Chiesa NON è solo e soltanto Papa Benedetto XVI. Ma anche molto altro. Solo che tutto quest’ALTRO, aihnoi, dinanzi all’omofobo strapotere di stampo vaticano finisce per non contare un emerito cazzo.

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