Governo Monti SHOCK: niente ‘preservativo’ in RAI

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Anna Paola Concia ha promesso un’interrogazione parlamentare.
Perché l’attuale Governo Monti, teoricamente in altre e più importanti faccende affaccendato, ha partorito la prima ignobile cagata.
Ieri, giornata mondiale della lotta all’AIDS, in casa RAI, pseudo servizio pubblico e tv di STATO pagata da noi contribuenti, nessuno ha MAI pronunciato la parola PRESERVATIVO.
Il motivo? Questa lettera:
«Carissimi, segnalo che nelle ultime ore il ministero ha ribadito che in nessun intervento deve essere nominato esplicitamente il profilattico; bisogna limitarsi al concetto generico di prevenzione nei comportamenti sessuali e alla necessità di sottoporsi al test Hiv in caso di potenziale rischio. Se potete, sottolineate questo concetto». Follia allo stato puro? A dir poco, se non ci trovassimo in mano ad un Governo CLAMOROSAMENTE filo-clericale, con tutte le conseguenze del caso. Perché è QUESTO il vero ‘cancro’ della politica italiana, da estirpare il prima possibile, ovvero la vicinanza con il CUPOLONE e i sempre più ingombranti inciuci con la Santa Romana Chiesa, dai tempi dei tempi ‘pressante’ e presente all’interno di Montecitorio, tanto da dettarci ancora oggi vergognosi ed indiretti diktat. Come questo. Nel silenzio generale dell’intera Camera dei Deputati, che acconsente, tacendo.

Update: il Ministero NEGA di aver mai spedito circolari a riguardo: Nessuna indicazione è venuta dal Ministero circa l’uso della parola profilattico e preservativo all’interno di programmi Rai nella giornata mondiale dell’Aids lo scorso 1 dicembre. Anche gli esperti indicati dal Ministero erano assolutamente liberi nei loro interventi. La Signora Rosaria Iardino di Nps nella trasmissione “Brave Ragazze” ha parlato sia di test che di preservativo. Il Ministero ha fatto presente che quest’anno la campagna di sensibilizzazione nella Giornata puntava sullo slogan “Non abbassare la guardia, fai il test”. Il tema è stato individuato dalla Commissione Nazionale in accordo con la Consulta delle associazioni. Il Ministero nella giornata di ieri non ha pubblicato alcuna dichiarazione circa la vicenda. Il Portavoce ha solo precisato, a chi lo ha interpellato, che “non risulta assolutamente un intervento di tal genere”. Ogni altra iniziativa non è responsabilità del Ministero ma dei dirigenti Rai.

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