Siamo liberi: rassegna stampa dell’addio di Silvio Berlusconi

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Il giorno dopo la chiusura di un’epoca. Politica, culturale, sociologica, per non dire psicanalitica. Silvio Berlusconi si è dimesso, tra ali di folla festante, fischi ed insulti. Le monetine di Craxi sono passate alla Storia, così come passerà alla Storia questa giornata infernale per il disarcionato Cavaliere, finalmente Nudo. Si credeva amato, idolatrato, applaudito, si è ritrovato odiato, contestato, sbertucciato. Tanto in Italia quanto all’estero.

Poco più di tre anni fa aveva il Paese tra le mani. Vinse con un consenso schiacciante. Aveva una maggioranza parlamentare da record. Promise riforme, per poi non fare nulla. In poco più di 3 anni ha letteralmente mandato a puttane tanto l’Italia quanto la sua vergognosa carriera politica, finalmente giunta al termine. Siamo tutti più liberi questa mattina. Tanto Roma quanto Milano si sono svegliate sotto un magnifico sole. Un sole di novità, condito da un’aria frizzante, da respirare a pieni polmoni.
Questo 13 novembre è un giorno speciale, una domenica da ricordare, da vivere, attraverso una rassegna stampa per certi versi storica, con i quotidiani del Capo ancora una volta ridicoli nel diffondere paure insensate, antiche, banali, comiche, per non dire noiose. Ma c’è una triste epoca che ha scritto la parola fine. Da oggi si ricomincia.
Buona domenica blog!

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