Omofobia all’italiana: lettera SHOCK pubblicata da Bresciaoggi

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Solo pochi giorni fa vi raccontavo l’incredibile vicenda che ha visto protagonisti due ragazzi gay di Brescia, ‘colpevoli’ di abbraccio e bacio in luogo pubblico. ‘Andatele a fare a casa vostra certe cose’, tuonò un vecchiaccio omofobo rincoglionito. Passati un paio di giorni, la vicenda torna oggi di attualità grazie ad un’INCREDIBILE lettera pubblicata da Bresciaoggi, scritta da Fabio Trevisani. Questi i passaggi più FOLLI e DELIRANTI (qui la lettera nella sua interezza):

“Francamente non se ne può proprio più di questa favola della «discriminazione» dei gay. Ora, sostenere che tra una «coppia gay» ed una uomo-donna non vi sia alcuna differenza offende il buonsenso e la realtà prima ancora che il pudore ed il buongusto: è pura ideologia. Che l’uomo sia fatto per la donna, e viceversa, è un fatto che ci portiamo «stampati» nel corpo, cioè nel modo stesso in cui veniamo al mondo: negarlo fa a pugni con la ragione, non con il cattolicesimo o con chissà quale potente lobby, con buona pace dell’Arcigay e del sig. Davide Bosio. E’ più rilevante, ai fini pubblici, la libertà di educazione (da genitore a figlio) o, ad esempio, la «libertà» (lèggi: desiderio di ostentazione) di effusioni in pubblico di due gay? Fa più violenza un genitore che chiede (con educazione) di spostarsi a due gay che si baciano in pubblico o i due gay che costringono dei bambini ad assistere ad uno «spettacolo» contro natura e non adatto alla loro età? Se Davide ed il suo compagno si stavano baciando in pubblico davanti a dei bambini, la richiesta di quel papà era non solo fondata ma necessaria. Ma oggi, purtroppo, il pudore è disprezzato e la ostentazione è un pregio. Di più: avanza un nuovo tipo di intoccabili: gli omosessuali, che hanno solo diritti, ma mai doveri. Una vera e propria specie protetta, che, si sa, ha un animo molto sensibile, molto più di noi comuni mortali a cui piacciono ancora le donne. C’è chi vuole considerare «normali» le coppie omosessuali? Liberissimo. Purché non pretenda di elevarsi a paradigma della società. L’omosessualità esiste da sempre ma è solo oggi che, con arroganza travestita di politically correct, essa pretende di possedere uguale dignità rispetto alle relazioni uomo-donna, se non addirittura di ergersi a misura stessa della realtà”.

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Ora, puo’ un quotidiano, nel 2011, arrivare a pubblicare una lettera SIMILE, invece che prenderla, portarla in bagno e pulircisi il culo? Sì, se siamo in Italia.

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