Anna Paola Concia minaccia QUERELE contro l’Avvenire

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Una querela per ora solo minacciata, che il sottoscritto si augura possa trasformarsi in realtà. Perché in 48 ore i beceri omofobi italiani si sono rivoltati contro la scelta di AMORE di Anna Paola Concia, sposatasi in Germania con la propria campagna.
Dopo le folli parole di Giovanardi e della Santanché, è stato l’Avvenire a colpire duro, definendo il matrimonio della deputata PD “Una scelta strumentale per scatenare l’ennesimo, sterile, scontro”. “Aderente ai peggiori modelli mediatici e commerciali che, da parte di una donna di sinistra, alternativa e controcorrente, francamente delude un po’”.“Quello che colpisce e lascia perplessi”, continua il quotidiano cattolico, “è la straordinaria macchina del consenso che si è messa in moto per trasformare l’episodio in una pesante etichettatura ideologica”. “Matrimonio e unioni omosessuali appartengono a categorie ontologicamente diverse. E non saranno espedienti legislativi né mode culturali a colmare questa distanza obiettiva”.
Tempo poche ore, e la risposta della Concia è arrivata, incazzata, su Facebook.
“Avvenire rischia la querela e stia attento che io e Ricarda difenderemo la nostra vita con le unghie e con i denti e sono certa anche con tanti autorevolissimi “principi del foro”… Ricarda: “ma Avvenire con tutti i problemi economici che ha l’Italia, non ha nient’altro a cui pensare?”.
Con queste parole la Concia ridà quindi fiato ad una battaglia di RISPETTO, che si sta sempre più trasformando in una crociata, fatta di insulti ed attacchi inammissibili. Ecco perché dalle parole bisognerebbe passare ai fatti. Che si chiamano QUERELE, e perché no, rivolta. Popolare, pacifica, e incazzata. Contro un Paese che continua ad umiliarci, anche pubblicamente, senza pagarne dazio.

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