Salva la libertà di parola: niente CENSURA TOTALE da parte dell’Agcom

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Le proteste hanno forse funzionato. Perché la delibera che assegna un ruolo determinante all’Agcom nella tutela del diritto d’autore è stata SI’ partorita, ma NON nei modi inizialmente pensati. L’Agcom NON potrà infatti chiudere siti e blog a proprio piacimento, e dal giorno alla notte, perché colpevoli di aver violato le norme sul diritto d’autore. In presenza di una segnalazione ritenuta fondata, infatti, il gestore del sito potrà applicare il meccanismo di notice and take down, rimuovendo egli stesso il contenuto coperto da copyright entro quattro giorni. Nel caso in cui questa procedura non fosse ritenuta adeguata, è possibile ricorrere al Garante che aprirà una fase di contraddittorio della durata di dieci giorni per poi eventualmente impartire un ordine di rimozione selettiva o di ripristino dei contenuti oggetto della contesa. Inoltre, nel caso in cui una delle due parti coinvolte decida di ricorrere al giudice, l’azione del Garante viene bloccata. Si apre ora una fase di consultazione della durata di 60 giorni, nel corso dei quali il testo sarà oggetto di ulteriore verifica, controllo ed eventuali revisioni. La libertà di espressione in rete, in sostanza, continua a VIVERE anche in Italia. Per ora...

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