C’era una volta un Radicale (pro matrimonio gay)

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Settembre 2001: “Proposta di legge di iniziativa popolare per l’istituzione del registro delle unioni civili di coppie dello stesso sesso o di sesso diverso. Possibilita’ per le persone dello stesso sesso di accedere all’istituto del matrimonio“. Promotore dell’iniziativa, Daniele Capezzone.

Febbraio 2002: Daniele Capezzone, segretario dei Radicali Italiani, è giunto al suo nono giorno di sciopero della fame. I radicali hanno chiesto un’audizione alla Commissione Parlamentare di Vigilanza sulla Rai per poter documentare la totale assenza dei mezzi di informazione sulle iniziative intraprese in questi mesi, con la raccolta firme su 25 proposte di legge di iniziativa popolare su vari temi, tra cui il riconoscimento delle coppie di fatto di qualsiasi orientamento sessuale.

15 gennaio 2006: Dichiarazione di Daniele Capezzone, segretario di Radicali italiani, della segreteria della Rosa nel pugno: Dopo gli anatemi che hanno preceduto e accompagnato le belle manifestazioni di ieri a Roma e a Milano, giungono oggi, dal Vaticano, ulteriori dichiarazioni di inedita violenza e gravità. Siamo al razzismo, siamo all’Inquisizione, siamo ai peggiori incubi della storia umana. Quando si sente il cardinale Trujillo, su Repubblica di oggi, parlare di “normalità” o di situazioni e persone da “raddrizzare”, riferendosi alle donne e agli uomini omosessuali, o alla pratica dell’aborto legale, si ha davvero il senso della carità perduta, anche come virtù teologale. Mi auguro che, dinanzi a questa ulteriore provocazione, la politica italiana non resti come al solito muta e genuflessa.

Roma: 13 maggio 2006: Dichiarazione di Daniele Capezzone, segretario di Radicali italiani, della segreteria della Rosa nel pugno: E’ sempre più chiaro che Benedetto XVI sta stilando un programma di governo e un’agenda politico-parlamentare, stabilendo cosa non si può fare e cosa si può fare (poco, parrebbe) in questa legislatura. E’ un ennesimo atto grave da parte di un Capo di Stato estero, che tratta la Repubblica italiana come il cortile di casa. Se vuole farlo, non può non essere in discussione il Concordato e l’otto per mille. Si scelga la linearità e la chiarezza del sistema americano, dove gli ecclesiastici dicono e fanno quel che credono, ma senza privilegi, senza Concordati e senza otto per mille. Resta da capire se la politica italiana sarà ancora genuflessa. E resta da capire se il nostro paese resterà l’ultimo in Europa (con l’Irlanda e la Grecia) a discriminare le persone omosessuali e le coppie di fatto (anche etero)

5 Giugno 2006 – Corriere della Sera: Una proposta di legge sull’estensione dell’istituto del matrimonio agli omosessuali, da presentare in tempi brevi promuovendo “tutte le iniziative parlamentari necessarie per la sua approvazione“. È l’impegno che alcuni membri del Comitato politico dei radicali hanno chiesto ai deputati del partito con una mozione particolare approvata ieri. Ma prima del voto Daniele Capezzone ha voluto mettere le cose bene in chiaro: “È giusto che anche questo tema venga posto all’attenzione del Parlamento“, ha detto il segretario. Subito specificando, però, che “la soluzione proposta dalla Rosa nel pugno è stata e resta quella dei Pacs“.

Dicembre 2007: Proposte di legge depositate in questa legislatura: una a firma di Daniele Capezzone e altri cinque deputati della Rosa nel Pugno dal titolo «Modifi­che al codice civile e altre disposi­zioni in materia di diritto a con­trarre matrimonio e di uguaglian­za giuridica tra i coniugi».

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