L’omofobia sbarca in TV con Tamarreide

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Sognando il boom dei coatti di Jersey Shore, da settimane a Firenze, su Italia 1 ieri sera è partito Tamarreide, sorta di docu-reality-soap con protagonisti un branco di truzzi in giro per l’Italia. Loro sono Cristiana, 19 anni, Antonio, 21 anni, Angelica, 24 anni, Manuel, 25 anni, Marco, 21 anni, Marika, 22 anni, Melissa, 25 anni e Claudio, 25 anni. Bocciati oggi dai dati auditel, 2.073.000 di telespettatori, share del 7,97%, tutt’altro che un successo, i coatti si sono subito messi in luce con la solita sparata omofoba, gratuita e utile probabilmente a scatenare la giusta dose di polemiche ‘pubblicitarie’. Dinanzi ad uno striptease, infatti, una delle protagoniste, Cristiana Mirò, ha così commentato:
“Manuel è un po’ effemminato. Sembrava un ricchione. Io non ho niente contro i ricchioni, però hanno fatto bene a urlargli frocio”.
Tutto rigorosamente in onda, anche se non in diretta, per la gioia del pubblico omofobo e delle associazioni glbtq, ancora una volta prese a pizze dalla truce logica televisiva della polemica a tutti i costi. Unico strumento a nostra disposizione, il TOTALE disinteresse e una CATERVA di mail di PROTESTA da inviare cliccando QUI. Boicottate Tamarreide e la schifosa logica dell’ascolto omofobo. Perché non se ne può davvero più.

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