E’ sempre più Governo FLOP: retromarcia FINTA sul Nucleare

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Per MESI e MESI ci hanno FRANTUMATO le palle sull’importanza del nucleare. Sulla NECESSITA’ dell’Italia di costruire nuove centrali. Silvio Berlusconi ci ha messo più e più volte la faccia. Fino al disastro di Fukushima. E soprattutto fino allo sbarco del TEMUTISSIMO referendum di giugno, appositamente sganciato dalla tornata amministrativo di metà maggio. Ma il quorum del 50%+1  rischiava seriamente di cadere, giugno o non giugno, mare o non mare. Acqua privatizzata+Legittimo Impedimento+Nucleare. Uno TSUNAMI politico, un referendum PLEBISCITO sul PEGGIOR Governo della Storia della Seconda Repubblica e su Silvio Berlusconi. Per questo oggi pomeriggio hanno deciso di abrogare la norma sul nucleare, sospendendola non del tutto ma sine die, facendo così una clamorosa ed inattesa RETROMARCIA. Per ora nessuna dichiarazione. Tutto tace, com’è ovvio che sia, per evitare di rimarcare la clamorosa figura di merda.  In casa PDL si sono CAGATI SOTTO, dimostrando ancora una volta di essere quello che effettivamente sono. Ovvero un’ARMATA di incapaci allo SBANDO più totale, attaccati alla poltrona solo e soltanto per salvare “il culo flaccido” del Capo. Nient’altro che un ‘trucchetto’, per evitare una SONORA bocciatura elettorale. Un’ignobile mossa che ha del ridicolo, per non dire tragico, visto e considerato l’ormai quotidiano sfascio politico perpetrato da una maggioranza imbarazzante, per non dire umiliante. Secondo un ultimo sondaggio il 54% degli italiani avrebbe VOTATO al Referendum di giugno, soprattutto perché TRAINATI dalla paura nucleare. Rimarrebbero così in piedi ‘solo’ due quesiti, ovvero quello sull’acqua privatizzata e quello sul legittimo impedimento. DA VOTARE, COMUNQUE. Un DISASTRO ormai annunciato per Berlusconi, costretto così alla ridicola e furba ritirata, perché in realtà solo ‘temporanea’ e NON definitiva, dopo aver DECANTATO non solo l’importanza ma anche la sicurezza nucleare per MESI e MESI, anche dopo il terremoto giapponese. Ma questo è un Governo che va dove lo portano i sondaggi. Non esiste programma. Non esiste un’idea comune. Non esiste più un leader. Ma solo un vecchietto ossessionato dalla gnocca e dall’incubo galera, e una banda di politici prostrati a 90° che presto cadranno, perché TRAVOLTI dall’opinione pubblica. Prima che finisca l’indignazione, finalmente tornata a farsi sentire, prima che finisca il buonsenso, negli ultimi anni perduto, prima che le barzellette di B ci fagocitino del tutto, trasformandoci definitivamente, e come per magia, in una squallida storiella.

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