E’ tornata Imma Battaglia: il Governo NON deve occuparsi dei gay

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Ne avevo sentito la mancanza.
Lo ammetto.
Imma Battaglia è tornata a regalarci PERLE di politica glbtq.
Veri e propri capolavori comunicativi.
Il Premier dice NO a coppie di fatto, adozioni e matrimoni gay.
E lei che fa.
Ne prede le distanze? No, assolutamente no. Anzi, sottolinea le URGENZE a cui il Governo dovrebbe piegarsi. Non tanto ‘questo’, quanto quello rappresentativo di una ‘nuova destra’.
E i gay, con i diritti negati, non rientrano AFFATTO tra queste urgenze, a differenza dei PROCESSI del Premier, che ormai dominano da 18 MESI il Parlamento, chiamato a bloccarli in qualsiasi modo.
Se a dirlo fosse una CARLUCCI, o una SANTANCHE’ qualsiasi, sticazzi.
Ma se a dirlo è colei che inopinatamente da buona parte della stampa italiana viene ancora considerata la ‘LEADER dei gay’, c’è da fare un salto carpiato sulla sedia, bestemmiare e chiedersi PERCHE’, perché tutte a noi. Come se fossero le ALTRE urgenze, e non una precisa volontà di questo Governo a NON darci un emerito cazzo, a bloccare il dibattito su quei DIRITTI che in tutto il mondo da anni ci sbandiera in faccia, ridendo di noi. Quando scoccherà il momento dei DIRITTI GAY, chiedo ad Imma. Quando, a suo avviso, l’agenda politica dovrebbe e potrebbe occuparsene? E soprattutto, davvero crede che dinanzi ad un presa di coscienza COMUNE e bipartisan una legge sulle coppie di fatto ‘toglierebbe’ così tanto tempo al Governo, oggi come oggi SULLA CARTA chiamato ad occuparsi di tutt’altro?
Queste le sue parole, che sinceramente trovo INCREDIBILI, diffuse tramite comunicato STAMPA:
Il vento delle elezioni inizia a soffiare e Berlusconi devia l’attenzione dalle prioritá del Paese: la crisi del Medio Oriente, la violenza di Gheddafi, le ondate di profughi che chiedono asilo all’Italia, la povertà di molte famiglie che non riescono a sopravvivere alla disoccupazione. Ma lui si preoccupa di rassicurare l’elettorato di centro-destra. Sollecito tutte le forze alternative a Berlusconi e anche l’elettorato di centro-destra ad esprimersi sulle vere e assolute prioritá per l’Italia: una politica estera coraggiosa, che dia risposte al dramma del Medio Oriente e alla questione dei profughi e che soprattutto prenda le distanze da Gheddafi e dalle sue violenze e da ogni tipo di regime dittatoriale; strategie efficaci per uscire dalla crisi economica e soluzioni per ridurre la disoccupazione. Queste ora sono le vere emergenze. Poi potremo tornare a parlare di come colmare il vuoto sui diritti civili, attraverso un ripensamento delle politiche sulla famiglia che diano risposte concrete sul tema delle unioni omosessuali, divenuto ormai una questione grottesca su cui Berlusconi punta per distogliere l’attenzione dalla sua incapacità di governare la crisi. Rispondiamo al suo vuoto con dei programmi politici seri, per portare l’Italia fuori pericolo.

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