EuroVision 2011: Raphael Gualazzi rappresenterà l’Italia + mie considerazioni FINALI

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Vecchioni, Modà+Emma, Al Bano.
La Musica con la EMME maiuscola è tornata a trionfare a Sanremo, dopo due anni MONSTER, che avevano visto vincere gli Amici Carta e Scanu.
Giucas Casella mi ha anche fottuto.
Aveva pronosticato Vecchioni, io i Modà, e Vecchioni ha vinto.
Tolto l’atroce Al Bano, ignobilmente terzo, possiamo dire che giustizia è stata fatta, anche se Nathalie fuori da primi 6 posti è una VERGOGNA. E’ stato anche il TRACOLLO di X-Factor, con Tatangelo, Ferreri e per l’appunto Nathalie agli ultimi posti. Impensabile alla vigilia.
Detto che la serata è stata in assoluto la PEGGIORE delle 5, con 30 minuti di canzoni e 3 ore di PIPPONI promozionali infiniti al palinsesto Rai, per non parlare dell’imbarazzante e svogliata Avril Lavigne, il Festival peggio CONDOTTO di sempre si è chiuso però con una novità.
L’Eurovision.

L’Italia tornerà infatti a partecipare all’Eurofestival, dopo una VITA. 
L’evento verrà trasmesso su Rai 2 a maggio, e chi mandiamo noi a rappresentarci?
Raphael Gualazzi.
Trionfatore della categoria giovani, Gualazzi ha strameritato la vittoria, portando una SPLENDIDA canzone sul palco dell’Ariston. E’ un talento puro, purissimo, con un mostro come la Caselli alle spalle.
Ma è invendibile dal punto di vista dell’immagine.
E l’Eurovision è ANCHE, se non soprattutto, immagine.
Gualazzi è l’Orso Yoghi.
Goffo, bruttino. impacciato, è un giovane vecchio, con la barba sfatta che è un tutt’uno con i peli del petto, i capelli con ciuffo rado e ballerino, e un look da mafioso ubriaco in un film dei Monty Python.
Se il prescelto DOVEVA arrivare da Sanremo, i MODA’ + EMMA sarebbero stati PERFETTI.
A questo punto comincio a pensare che in Rai nessuno veda l’Eurovision da ANNI. L’evoluzione a cui è andato incontro, visto che stiamo parlando di uno show SONTUOSO, con palco immenso, miliardi di luci, ballerini ed effetti ‘speciali’, tra concorrenti strafighi e gnocche da sballo. E Gualazzi, cosa diavolo ci farà lì in mezzo? Nulla, assolutamente nulla. A meno che la Caselli non gli rivoluzioni l’immagine. Ma il tempo stringe, e l’Eurovision è dietro l’angolo.  
Ed ora, a conclusione della settimana sanremese, la mia pagella finale:

Gianni Morandi: Voto 1
Impresentabile, rincoglionito, incapace di gestire un qualsiasi momento di vuoto autoriale, è l’anti conduzione fatta presentatore. In 5 giorni ha collezionato più gaffe lui di Pippo Baudo in 20 anni di Festival. Visti gli IMMERITATI ascolti c’è chi vorrebbe un Morandi BIS per il prossimo anno. Non scherziamo. Per il prossimo Festival fate i ponti d’oro a Fiorello, un contratto in esclusiva di 10 anni e che non se ne parli più una volta per tutte.

Voto Belen: voto 6,5
Bella, bellissima, sguardo fisso in camera, sorriso a 87000 denti, sempre, per 5 giorni consecutivi, con annessa scopa nel culo. Una statuina GNOCCA, messa lì. Sa cantare e ‘ballare’, ma chi l’ha vestita dovrebbe vergognarsi. Abiti da lap dancer, colori sgargianti, pietruzze egizie, capelli anni 50. Se la smettesse di mostrare il culo ogni 5 secondi e abbandonasse quel coglione di Corona potrebbe davvero ripulirsi l’immagine, e puntare ad altro. Perché ne ha le capacità.

Voto Canalis: voto 4,5
Sguaiata, a tratti fastidiosa, più che una showgirl una scolaretta in trasferta a Sanremo. Applausi alla Lucia Ocone che urla BRAVAAAA, intervista da traduttrice da scuola dell’imbarazzo a Robert De Niro, errori continui nella conduzione, ringraziamenti perenni ogni 9 parole pronunciate, e soprattutto un’indisciplina totale sul palco. Sempre a spettegolare con Luca, a ridere, a prendere per il culo Morandi, a canticchiare. Aò, stai all’Ariston, mica a Controcampo.

Luca e Paolo: voto 6
Hanno iniziato con una satira politica ‘coraggiosa’ e bipartisan, nei confronti di Fini e Berlusconi. Poi qualcosa DEVE essere successo, visto che in 4 giorni non hanno fatto altro che bastonare il centrosinistra. A mio avviso ATROCE il monologo di ieri sera sui VALORI della sinistra. Populista e forzato. Sono una forza della natura, ma è stato vergognoso il perenne fastidio di Luca arrivati ad una certa ora nell’arco delle serate precedenti. Sbuffi continui, battutine acide (ieri evitabilissima quella al povero Pagnoncelli), come se dovesse andà a fa altro una volta finita la diretta. Figlio mio sei un professionista, lautamente pagato, se è l’1 di notte e ti sei rotto i coglioni comunque lì devi stare e se Morandi, che è IL CONDUTTORE, vuole metterci 15 minuti per leggere i numeri del televoto è libero di metterci 15 minuti. Non puoi prendergli la parola, zittirlo e sbrigarti perché te ne vuoi tornà in albergo. Poco professionale. Non era d’accordo sui tempi, sul modo di condurre, sulla ‘macchina Festival’, e non ha fatto NULLA per nascondere il suo disappunto. E’ vero che sei una ‘IENA’, ma quello è Sanremo. Insieme a Benigni si sono comunque portati a casa il momento più emozionante della settimana, grazie alla lettura di Gramsci. Tra alti e bassi.

Voto Canzoni: 5
Delle 14 canzoni presentate ce ne ricorderemo forse 5. Vecchioni, i Modà con Emma, la Ferreri, La Crus, Nathalie, sicuramente Gualazzi, e poi? E poi forse nulla. Lo scorso anno dal punto di vista musicale fu decisamente più ricco e combattuto, primi due posti esclusi. 

Voto SANREMO: 10

Dite quello che vi pare. Sarà nazional-popolare, vecchio, giurassico, lungo, noioso e lontano parente dei Festival di un tempo. Ma Sanremo è Sanremo.


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