Roma Pride 2010 posticipato al 3 luglio

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Una guerra senza fine.
Con l’arrivo dell’EUROPRIDE, e dei relativi FIUMI DI DENARO, che il prossimo anno invaderà la capitale, TUTTE le associazioni glbtiq romane quest’anno GUARDA TE IL CASO si sono ricordate dell’importanza della sfilata dell’orgoglio gay, finendo per creare un delirio organizzativo ad un mese dal via dell’evento capitolino, inizialmente previsto per il 12 giugno.
Un delirio che ha visto la nascita di un COORDINAMENTO (improvviso ed improvvisato) e l’abbandono clamoroso del Mario Mieli dal tavolo organizzativo (a mio avviso comunque sbagliato), con annesso appoggio esterno e litigi più o meno evidenti tra Praitano, Marrazzo, Battaglia e compagnia bella.
Ebbene, dopo giorni di voci insistenti, che annunciavano clamorose novità per il Roma Pride 2010, ecco arrivare la conferma. Il Coordinamento Roma Pride ha infatti ufficializzato lo slittamento del Pride dal 12 giugno inizialmente previsto, al 3 luglio, ovvero dopo il Pride nazionale, che si terrà a Napoli il 26 giugno (e finiamola con questa STRONZATA del Pride nazionale itinerante).
Ogni bacio una rivoluzione, è il mocciano slogan scelto (da chi? Non si sa, così come non si sa chi ha deciso il logo.. aaaaaaaah sì, il fantomatico “COORDINAMENTO”), per un Pride che chiude le porte in faccia ai politici. Questo il comunicato ufficiale: “Il popolo gay è stufo di questa politica incapace di interpretare i nostri diritti. Per questo abbiamo deciso non invitare al Pride i partiti politici. Vogliamo che il Pride sia una festa di orgoglio civile di tutti i cittadini, non una passerella per quella politica che non sa dire nulla sui nostri diritti, se non opporsi o essere inconcludente. Una risposta, quindi, ferma e unitaria da parte di tutta la nostra comunità che vuole mettersi in gioco ed essere protagonista del cambiamento del Paese”.
Una decisione apparentemente SAGGIA e condivisibile ma in realtà di un populismo sfacciato e ipocrita, visto che il “POPOLO GAY” è prima di tutto STUFO dei litigi interni all’associazionismo glbtiq, ormai DA ANNI all’ordine del giorno.
Riunioni in cui tutti si rinfacciano di tutto (ricordate il mio satirico G8 frocio? Stiamo su quei livelli… fidatevi), andando in cerca di notorietà mediatica e sbandierando diritti e sfilate solo e soltanto quando fa ovviamente loro più comodo. In questo nuovo Coordinamento, per farvi un esempio, ci sono SOGGETTI che negli ultimi pride romani non solo hanno abbandonato il corteo per protesta ‘politica’, ma ne hanno quasi preso le distanze. Ma come detto… l’EuroPride 2011 è alle porte, con annessi fiumi di denaro.
E allora sì che la sfilata dell’orgoglio gay torna a fare gola a molti…

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