Cannes 2010: Draquila- L’Italia che Trema: Recensione in Anteprima

Condividi

Cannes 2010: Draquila- L’Italia che Trema
Recensione in Anteprima
Uscita in sala: 7 maggio
Postata da me ANCHE qui

5 anni dopo Viva Zapatero Sabina Guzzanti torna al documentario d’inchiesta ‘politica’, facendo nuovamente centro. Fuori Concorso a Cannes, Draquila- L’Italia che Trema promette di far tremare anche la Croisette, portando in sala ciò che i media nazionali, televisioni in testa, per mesi hanno volontariamente taciuto: il drammatico terremoto dell’Aquila del 6 aprile scorso, visto però con occhi differenti rispetto a quanto eravamo stati abituati negli ultimi 13 mesi.

Rimanendo costantemente sul pezzo, sulla notizia, la Guzzanti racconta a 360° tutto ciò che è ruotato e ruota tutt’ora sul catastrofico ‘grande evento’, partendo ovviamente da lui, il grande ‘manovratore’ Silvio Berlusconi. Riprendendo le redini di Viva Zapatero, la regista torna a puntare il dito contro il Presidente del Consiglio e i suoi uomini più fedeli e vicini, partendo proprio da quel Guido Bertolaso finito negli ultimi mesi negli scandali politici e mediatici nazionali. Alternando interviste ad immagini di repertorio, la Guzzanti porta lo spettatore nel centro storico dell’Aquila, distrutto ed inagibile da 13 mesi, militarizzato ed off limits per gli stessi abitanti del posto, emozionando e lasciando sgomenti, per quando duro, crudo e terribilmente reale è tutto ciò che ci viene mostrato, facendo così finalmente crollare quel muro di certezze propagandistiche inopinatamente e televisivamente inculcateci per oltre un anno.

Dichiaratamente politico e ‘di parte’, Draquila- L’Italia che Trema farà parlare di sè. La strada intrapresa da Sabina Guzzanti è chiara ed immediata sin dai primi minuti. L’atto d’accusa nei confronti di Silvio Berlusconi è lampante e potente. Un pugno nello stomaco dello spettatore, da tempo difficilmente fruitore di simili messaggi televisivi/cinematografici, solitamente rintracciabili solamente in rete. A differenza di Videocracy, discusso e generalmente apprezzato documentario di Erik Gandini, la Guzzanti riesce a rendere fluido e ben articolato il suo documentario, facendo decisamente breccia. Non solo ‘contenuto’, Draquila è anche e soprattutto “messaggio”.

Partendo da quel lontano 6 aprile del 2009, l’ex comica televisiva ci porta nell’universo che è ruotato intorno al terremoto più mediatico della storia d’Italia, figlio proprio di quella ‘videocrazia’ decantata da Gandini, spezzettandolo pezzo per pezzo ed analizzandolo momento per momento. Irriverente, originale, tristemente divertente e malinconicamente agghiacciante, Draquila prende a piene mani dallo stile visivo di Michael Moore, con intermezzi fumettistici chiamati ad amalgamare i tantissimi concetti toccati con mano dalla Guzzanti, geniale nel saperli rendere scorrevoli, satirici e al tempo stesso semplici e diretti.

Lo scandalo della Protezione Civile, con 10 miliardi di euro direttamente gestiti in pochi anni, dei ‘grandi eventi’ da lei organizzati, con decine di visite pastorali di Papa Benedetto XVI in giro per l’Italia pagati da noi contribuenti, la mancata prevenzione nei confronti di un terremoto annunciato, con gli aquilani più e più volte tranquillizzati a pochi giorni dal devastante sisma, con mesi di sciami sismici alle spalle incredibilmente taciuti. Le confessioni di un ex dirigente della Protezione Civile dimissionaria proprio perchè resasi conto dell’andazzo preso dal ‘capo’ Guido Bertolaso, e tante, tantissime interviste. A Massimo Ciancimino, che racconta alla Guzzanti le ’sue’ verità sui rapporti tra la Mafia e Silvio Berlusconi, a decine di aquilani, illusi dalla propaganda governativa e lasciati senza un futuro e soprattutto un presente, dopo aver visto cadere giù in pochi minuti il proprio passato. Le verità dell’unico abitante del centro storico dell’Aquila, riuscito a rendere agibile la propria abitazione spendendo poco più di 1000 euro, con due giorni di lavoro e due operai, quando il Governo spende ancora oggi decine di milioni di euro per far vivere migliaia di sfollati lungo le coste, in albergo, dopo aver costruito case da 2700 euro al metro quadro, di legno e compensato, ovvero a prezzi impensabili e indicibili anche per gli stessi costruttori. Tutto questo e molto altro è l’Italia che porta al cinema la Guzzanti.

L’Italia degli appalti pilotati, delle intercettazioni, qui finalmente rese pubbliche con annesso audio originale; l’Italia militarizzata che vieta tramite ordinanza la diffusione di caffè, alcool e coca cola nelle tendopoli, per evitare eccitazione tra gli sfollati; l’Italia che butta a mare quasi 400 milioni di euro per spostare un G8 a pochi mesi dal via; l’Italia che crea consenso dopo aver diffuso odio e paura; l’Italia che trema dinanzi allo stravolgimento occulto della Costituzione; l’Italia delle ‘sveltine istituzionali’; l’Italia in cui l’opposizione è un fantasma che vaga tra le case crollate dell’Aquila, con l’unica tenda del Pd tristemente vuota e chiusa, 24 ore al giorno; l’Italia che vede cacciare gli abitanti delle tendopoli tramite vere e proprie intimidazioni; l’Italia in cui Wfortunatamente abbiamo un Presidente a cui piacciono le donne e che non è frocio; l’Italia della censura televisiva, in cui solo chi applaude può assistere ad un comizio, mandando via a pedate chi osa contestare; l’Italia derisa all’estero, sconvolta da scandali sessuali e non, ma capace sempre e comunque di rialzarsi, tra leggi ad personam e pilotati silenzi mediatici; l’Italia degli sfollati disperati, costretti a considerarsi dei ‘privilegiati’ da chi dovrebbe garantire loro sicurezza; l’Italia dei vampiri pronti a succhiare il sangue dei poveri cittadini, perchè assetati di denaro, potere e quell’immunità figlia dell’illegalità ormai dilagante; l’Italia di chi di notte, durante un terremoto devastante ed assassino, ride sotto i baffi pregustando ricchi e loschi affari.

Questa è l’Italia che Sabina Guzzanti porta con orgoglio, forza, qualità e coraggio in sala con Draquila- L’Italia che Trema, film che meriterebbe per ‘ordinanza governativa’ la prima serata televisiva. Su quale rete? E’ anche questo il problema dell’Italia di oggi. Straordinariamente agghiacciante, da rabbiosi e tremanti applausi.

Voto: 8,5

Autore

Articoli correlati

Impostazioni privacy