La Consulta dice NO ai matrimoni gay

Condividi

Sinceramente non me l’aspettavo una bocciatura così NETTA.
La Corte Costituzionale ha rimandato al legislatore i matrimoni gay, etichettando come inammissibili e infondati, tanto da rigettarli, i ricorsi sui matrimoni tra persone dello stesso sesso in arrivo da Venezia e Trento.
Nelle motivazioni la Consulta fa riferimento alla discrezionalità del legislatore: in poche parole non è competenza dei giudici regolamentare la questione, visto che la trattazione della materia, a loro vedere, spetta soltanto al Parlamento.
La speranza, ma questo lo si scoprirà solo con la lettura delle motivazioni della sentenza, è che la Corte colga ALMENO l’occasione di sollecitare il legislatore a PROVVEDERE.
Della serie NOI NON POSSIAMO METTERCI BOCCA, MA VOI SI’, ANZI DOVETE, QUINDI FATELO!
Sarebbe un contentino, una ciliegina su una triste giornata di merda per i diritti glbtiq di questo giurassico, omofobo, ignorante e cattolico paese.

Autore

Articoli correlati

Impostazioni privacy