Sergio Rovasio per Emma Bonino, ecco chi votare nel Lazio

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Torinese di nascita, romano di adozione. Radicale dall’età di 16 anni, Sergio Rovasio si è fatto tutta la gavetta politica, arrivando a Roma nel 1982, appena 21enne.
30 anni di lotte radicali, con tanto di carcere (nel 1988 partecipa insieme ad altri militanti del Partito Radicale, in collaborazione con l’ Internazionale della Resistenza, a un volantinaggio a Mosca che invitava i militari russi alla diserzione. Fu arrestato da agenti del Kgb nella stazione della metropolitana e interrogato in u

na cella per circa 12 ore, fu poi espulso dal Paese), Segretario nazionale dell’Associazione Radicale “Certi Diritti”, che sta portando l’Italia, con l’attesa sentenza della Consulta sui matrimoni gay, ad un passo dalla storia, in passato Segretario Generale dei deputati radicali al Parlamento Europeo e del Gruppo parlamentare della Rosa nel Pugno alla Camera dei Deputati, è stato tra i promotori della partecipazione dei radicali al primo GayWorld Pride di Roma, nel 2000, fino ad oggi, con la candidatura nel listino di Emma Bonino, candidata Presidente della Regione Lazio e tra i capilista della Lista Bonino-Pannella.


Un uomo con le palle, gay dichiarato, laico ed anticlericale, sempre pronto alla battaglia e con un programma serio e snello, tanto da dividersi in 7 punti principali:
* RIDUZIONE DELLO STIPENDIO DI CONSIGLIERE REGIONALE. Così come proposto da Emma Bonino, candidata Presidente della Regione Lazio. I consiglieri regionali hanno una indennità di carica, di diaria e di funzione, in base agli incarichi istituzionali, che va abbassata. La somma di queste indennità, oggi, è di quasi 10.000 Euro.
* Estensione degli effetti della Legge regionale 32 del 2001 alle persone conviventi, così come riconosciute tali dall’art.4 del DPR 30 maggio 1989 n.223;
* Lotta ad ogni forma di discriminazione così come richiamato dagli articoli dello Statuto della Regione Lazio, in particolare con iniziative specifiche di informazione ed educazione contro l’omofobia, la transfobia e la xenofobia.
* Iniziative specifiche di ambito sanitario riguardo la prevenzione, l’aiuto e il sostegno anche domiciliare per le persone che vivono in condizioni di povertà e bisogno a causa di anzianità o malattia; razionalizzazione dell’assistenza medica per limitare gli interventi nei pronto soccorso degli ospedali, limitazione della spesa per le medicine con campagne di informazione porta a porta.
* Ambiente: opposizione netta all’energia nucleare nella Regione Lazio, bonifica delle aree usate come discariche, tutela delle aree demaniali e lotta alla cementificazione di aree verdi e tutelate. Valorizzazione dei parchi regionali e della superficie territoriale di montagna della Regione Lazio pari al 26% del territorio regionale. Maggiore limitazione, fino alla graduale eliminazione, della caccia. Promozione di una legge sul naturismo che favorisca la creazione di specifiche aree. Incentivazione del trasporto merci su rotaia.
* Trasparenza degli eletti – lotta alla corruzione: proposta per l’istituzione dell’Anagrafe Pubblica degli Eletti lanciata da Radicali Italiani. Impegno diretto a mettere online la propria situazione patrimoniale come fatto dai parlamentari e dirigenti radicali in questi anni. Nomine dei dirigenti delle Asl e di altri organisimi della Regione con criteri meritocratici e non ispirati a criteri partitocratici.
* Aggiornamento dello Statuto della Regione Lazio affinchè il rapporto con le istituzioni religiose, sul piano storico, sociale e politico venga esteso a tutte le altre senza rapporti privilegiati con alcune.
Domenica e lunedì, andrete a votare. Emma e Sergio sono le mie scelte, dichiarate con orgoglio. Fatele vostre, per un Lazio migliore (ok, mi vergogno ufficialmente di questo finale!)

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