Tutti in piazza per non lasciare soli Francesco e Manuel

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Da 8 giorni due ragazzi omosessuali stanno rischiando la vita.
Da 8 giorni questi due ragazzi, di Savona, non toccano cibo.
I quotidiani e i telegiornali tacciono volutamente la notizia. Fingono di non saperne nulla. Preferiscono parlare del cane di Hachiko, da non comprare perchè allevato illegalmente, o dei cinema di lusso, dove al posto di pop corn e coca cola mangi e bevi champagne e caviale.
8 giorni fa Francesco e Manuel hanno iniziato il loro sciopero ad oltranza, davanti Montecitorio, a pochi passi dalla Camera dei Deputati. Hanno mandato lettere ai massimi esponenti politici nazionali, chiedendo risposte, chiedendo semplicemente di essere ASCOLTATI.
Tutti sanno, chi doveva sapere sa, ma da oltre una settimana tutti questi si stanno IMPEGNANDO perchè il resto dell’Italia non ne sappia nulla. La notizia va semplicemente OSCURATA.
Questa è informazione? No, questa è MERDA.
Due ragazzi, due esseri umani, due figli di DIO, stanno mettendo seriamente a rischio la propria VITA nel silenzio generale. Nessuno prende parola, nessuno alza o muove un dito, nessuno.
I due fidanzati chiedono semplicemente che vengano calendarizzate le varie proposte per il riconoscimento delle unioni civili e/o per il matrimonio gay.
Basterebbe anche solo un intervento, un appello politico, un far capire che LI STANNO ASCOLTANDO, per interrompere probabilmente il loro drammatico e pericolosissimo gesto. Ma non accade nulla, da 8 giorni.
I giornali tacciono. Le televisioni tacciono. I politici, a parte Anna Paola Concia e Ivan Scalfarotto del Pd, tacciono. Le associazioni gay (dove cazzo erano Mario Mieli, ArciGay e DiGay Project il 4 gennaio scorso???) VERGOGNOSAMENTE tacciono. Tace Napolitano, tace Fini, tace il Premier, tace il Vaticano, tace l’opposizione, esclusi i Radicali.
Per questo motivo DOMANI SERA, martedì 12 gennaio, si terrà un SIT-IN “circolare”, autoconvocato e pacifico davanti la Camera dei Deputati, in Piazza Monte Citorio, in modo da SMUOVERE l’opinione pubblica (se scendiamo in strada in 10.000 potranno ancora tacere?). A partire dalle ore 21, senza bandiere o segni politici, tutti in strada per far sentire a Francesco e Manuel che noi ci siamo, che non sono soli, che la loro non è una battaglia ‘privata’, ma di tutti.
Qui c’è qualcuno che ha tirato fuori le palle, osando addirittura sulla propria pelle, per vincere una battaglia di DIRITTI. Si può lasciare solo questo qualcuno? Guardatevi allo specchio, ponetevi questa semplicissima domanda, prendete il cappotto, i guanti, una bella sciarpa pesante, e scendete in piazza. Per una volta. Ci sono due vite in pericolo.
Rendiamocene conto cazzo.

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