Aggressione a Berlusconi: appunti sparsi a mente fredda

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– Chi semina vento raccoglie tempesta. Chi semina odio raccoglie violenza. Silvio Berlusconi da anni ormai divide l’Italia. Chi non è con lui si deve vergognare, è comunista, mangia bambini, è un coglione, merita di anadare davanti alla legge, a differenza sua, unto dal Signore. Oggi si chiede “perchè mi odiano? Io voglio bene a tutti”. Stronzate. Da un decennio genera odio. Ha portato il paese alla follia, con migliaia di persone che ieri sera, appresa la notizia, hanno candidamente pensato… se l’è cercata. Metà degli italiani lo venera, l’altra metà lo odia. Se siamo arrivati fino a questo punto è solo ed esclusivamente per colpa sua.

– Trovo RIDICOLE le accuse ad Antonio Di Pietro e a Rosy Bindi. Il primo ha detto che la violenza è GIUSTAMENTE condannabile, ingiustificabile e inammissibile. Ma Berlusconi provoca ed istiga. E’ vero. E’ maledettamente vero. Finiamola con il politically correct. A rincarare la dose è arrivata oggi Rosy Bindi, ovvero la donna con le PALLE del Partito Democratico. “Non faccia la vittima”, ha sottolineato Rosy, “solidarietà senza ombre, ma lui ha le sue responsabilità per il clima che si è creato nel Paese”. Vero, verissimo. Mai come in questi ultimi anni Berlusconi ha sempre tirato su l’asticella della violenza verbale nei confronti di chi non rispondeva “Si Signore” ai suoi ordini. Inutile nasconderci dietro ad un dito.

– Di ridicolo, semmai, c’è Daniele Capezzone, che accusa i “seminatori d’odio contro Berlusconi, che dovrebbero vergognarsi”. Si chiedesse COME MAI esiste tanto odio attorno al Premier, il fido Capezzone.

– Berlusconi era alla frutta, con l’acqua alla gola (ieri, nella sua Milano, appena MILLE sostenitori… numeri imbarazzanti). Una maggioranza litigiosa su tutto, processi alle porte, sfuriate continue con il Presidente della Repubblica, minacce di metter mano alla Costituzione, voti di fiducia come se piovessero, sondaggi in calo, un co-fondatore del Pdl sul piede di guerra. Insomma, era nella merda. La statuetta del Duomo può essere definita il MESSIA. Siamo sotto Natale, aspettiamoci Porta a Porta a ripetizione, con il Premier letteralmente santificato. Si è già definito UN MIRACOLATO. Ha detto proprio bene… mediaticamente miracolato.

– Silvio Berlusconi va mandato a casa, cacciato e dimenticato. Politicamente parlando però. SENZA VIOLENZA. Berlusconi va mandato a casa facendo capire agli italiani cosa NON ha fatto e cosa vergognosamente HA fatto, pensando solo ed esclusivamente ai propri interessi. L’aggressione fisica è inammissibile e stupida. Così diventa martire. Così lo si fortifica. Così si coprono i suoi misfatti e le sue provocatorie ed indecenti proposte parlamentari. Così si svia l’attenzione pubblica. Così si passa dalla ragione (ovvero il diritto costituzionale a manifestare pacificamente il proprio dissenso) al TORTO, marcio.

– Napolitano ha detto: fermare la spirale d’odio. Giustissimo. Peccato che ad alimentarla, in questi ultimo 15 anni, sia stata proprio la presunta vittima di ieri, Silvio Berlusconi. Che sia lui, il primo a fermarsi.

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