My Life… a Keaton me l’hai consumato, e che cazzo basta! – Season 3 – PRIMA PUNTATA

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Nelle puntate precedenti

Inverno 2006

Una vita fatta di incontri, caffè, aperitivi, sms d’attesa quando vi siete salutati, occhiatacce all’orologio, finti sms arrivati per svignarsela ed ovviamente inciuci, più o meno duraturi come lo scoccare di due dita. Chatto da qualche giorno, su messanger, con un ragazzo apparentemente carino.
Ci siamo conosciuti in rete, su qualche profilo gayo, ci siamo scambiati il contatto msn e da lì abbiamo iniziato a chiacchierare. Consapevoli che il chiacchiericcio internettiano non può durare all’infinito, se no ciao bello, ci imponiamo un incontro live, senza troppe pretese o possibili complicazioni: un caffè in pieno centro.
I giorni passano ma l’appuntamento tarda ad arrivare, visto che il sottoscritto è bloccato da un ostacolo teoricamente secondario. Il ragazzo in questione, infatti, è di destra!
Un finocchio di destra, ovvero la SPECIE che più detesto e mal digerisco al mondo.
Tra l’altro, questo NON SOLO è un elettore, ma addirittura un ATTIVISTA politico, interno ai giovani di Alleanza Nazionale.
Scherzando e ridendo, PROMETTE che non finiremo per parlare di politica, che possiamo tranquillamente evitare l’argomento, ridendoci su e bevendoci questo cazzo di caffè.
Mi convinco che ha ragione
Te pare Federì che sei così mentalmente limitato da non poter conoscere un frocio fascista??????
E’èèèèèèèèèèèè, te pare!
Che appuntamento sia…
Lascio scegliere il luogo d’incontro direttamente a lui. Opta per la Galleria Colonna, fottutamente turistica. Sfigato, sei proprio de destra. Nooooo, Federico smettila! Non pensare alla politica! Lavora qui vicino, l’ha scelto per questo motivo, semplice. Ok, vocina dei miei coglioni, hai ragione te, hai ragione te, no politica, no politica.
Lo vedo. Mi sorride da lontano. Si fa largo tra la folla. E’ in giacca e cravatta. Fa decisamente la sua porca figura il ragazzo. Bravo Federico, hai fatto proprio bene ad accettare l’invito! Grazie vocina…
Ci sediamo al tavolo, convenevoli di 2 minuti, arriva il cameriere, che a quanto pare lo conosce bene.
“Ooooooooh, ma chi si rivede! Allora? Siete pronti a ribastonarli sti comunisti! Li fate neri alle elezioni… altro che sondaggi!”.
Federico calma, calma… ehmmmmmmmmm, ehmmmmmmmm, pensa ad altro pensa ad altro…
“Eheh speriamo, speriamo davvero… comunque stai attento visto che lui è proprio comunista”, dice ridendo, indicandomi
Cazzo te ridi, mi chiedo io, mbecille.
“Ah allora scusatemi, ritiro tutto. Anche se obiettivamente dovrete prepararvi… perderete!”. E ride pure lui, dandomi una pacca sulla spalla.
Aritoccame e te lo ficco al culo quel braccio.
“Per me un thè caldo, grazie”. Sorriso maggico, taglio alla conversazione, sibilando uno “te la scordi la mancia, stronzo….”.
“Ok, e per te? Il solito? Ok, arrivo subito…”.
Si leva dalle palle, torniamo ad essere soli, nel bel mezzo della Galleria Colonna, tra Guess e Feltrinelli… che primo incontro sfigato.
“Perdonalo, mi vede qui praticamente ogni giorno, prende troppa confidenza”.
“Ah no, ma ti pare, non c’è problema”.
“Anche perchè tanto non è che abbia detto fregnacce… perderete, lo sai anche tu!”. E ride..
“Se lo dici tu… ma non avevamo detto che non avremmo parlato di politica?”.
“Vero, vero, hai ragione, non parliamo di politica”.
Tempo 3 minuti 3, fatti di cazzate e di vaghe chiacchiere, torniamo ovviamente a parlarne.
Come una pentola a pressione, infatti, sbotto, proprio non ce la faccio, esplodo, DEVO chiederglielo!
“Ma si ti giuro, tu cosa avresti fatto?”.
“Io? Bah oddio, …. vedi… senti… ma mi vuoi spiegare come cazzo fai ad essere gay e votare AN??????”.
Fu il primo passo per l’apoteosi. La Galleria Colonna TREMO’ dinanzi alle nostre urla, andate avanti per ben un’ora.
“Perchè che c’è di strano?”.
“Che c’è di strano? Voti un partito che nasce dall’MSI, voti un leader che disse no agli insegnanti gay, voti politici come STORACE, voti persone a cui fai SCHIFO in quanto omosessuale, e mi chiedi che c’è di strano?”.
“Certo, perchè come puoi ben vedere io non sono frocio, non sono una checca, sono un gay diverso”.
“Un gay diverso???? Tesoro ti piace il cazzo, punto”.
La frase mi uscì automaticamente dalla bocca. La dissi talmente ad alta voce che una vecchia accanto a noi si girò di scatto, fulminandomi con lo sguardo.
“Sì ma essere gay non è solo questo. E’ anche una condizione di vita. Anche a me le checche fanno schifo. Di me non lo sa nessuno. Tutti pensano che mi piacciano le donne, nessuno osa immaginare…”.
“E te ne vanti pure? Sei un gay fascista represso…”.
“Ma quale represso… se fossi represso non sarei qui con te”.
“Ok, allora perchè sei qui con me? Sentiamo…”.
“Bè per conoscerci, sembri un tipo interessante, anche se voti il mortadella. Potremmo divertirci…”.
“Divertirci? Tipo… andare al Luna Park o tipo fare sesso?”.
La vecchia vicino a noi intanto stava a prende appunti…
“Tipo fare sesso al Luna Park”. E ride… però che bei denti che ha… ok dai Fede, basta politica, è carino, è solo e soltanto SESSO… smettila! Vedi il lato positivo… ti inculerai un fascio!
Dopo 5minuti5… come non detto… è lui a riattaccare… “sai chi mi ricorda il tuo sorriso? Berlusconi…”.
Per poco non mi strozzo con il thè…Stai scherzando spero…”.
“No davvero… ma te lo dico come complimento sa… io lo venero, è il mio mito!”.
Lui lo venera, è il suo mito, non je la posso fa… io non je la posso fa!
“Tu veneri Berlusconi? L’uomo che sta rovinando l’Italia? Il pluri imputato che si salva il culo a suon di Leggi ad Personam? Il conflitto d’interessi fatto uomo? Tu lo veneri?!??”
“Sì… meglio del mortadella sicuro! Quello si è fatto da solo…”.
Riapriti cielo. Passammo i restanti 30 minuti a parlare di COSA avesse fatto il Governo Berlusconi nei 5 anni passati e di cose si fosse “fatto da solo”. Per lui era TUTTO oro. Quel sorriso che prima mi era addirittura piaciuto lo stavo ODIANDO, da spaccarglielo con il bastone della vecchia accanto, ormai comoda con plaid e borsa dell’acqua calda nell’ascoltare il nostro primo incontro.
La sedia era ormai arroventata, non riuscivo a stare fermo, i minuti scorrevano, lui continuava a sparare FOLLIE sulla GIUSTA condizione dell’omosessualità, giustificando così la sua appartenenza politica, fino a quando non je la feci più e mi alzai.
“Ok, basta così. Davvero, mi sto innervosendo, colpa mia ovviamente, ma non ce la faccio più, è un’ora che discutiamo su tutto, me sta a venì l’ulcera, io andrei”.
“Ma no, aspetta, andiamo via insieme”.
Non mi molla. Ormai lo odio. Paghiamo il conto, usciamo dalla Galleria, mi accompagna al motorino, parte all’attacco.
“Bè ora che facciamo?”.
“Che facciamo? Io vado a cercare un ansiolitico, te fai quello che ti pare”.
Ce l’ho io a casa l’ansiolitico… vieni da me”.
“No guarda, davvero… non mi sembra il caso”.
“Dai scemo… politicamente la penseremo diversamente ma non vedo perchè non possiamo divertirci un po’. Non faremmo nulla di male…”.
Bivio! Sano sesso con un bel ragazzo che in realtà strozzerei mentre è a pecora o pippa triste e solitaria mantenendo però linda e pinta la mia coscienza? Guarda che sorriso, che denti bianchi… e che mani curate… “lo venero… odio le cheche… è il mio mitooooo”.
“Allora? Ansiolitico da me?”.

“……….. no, davvero… meglio di no… ci fossimo incontrati in altri contesti pure pure, sei davvero molto carino ma dopo quest’ultima ora non mi si drizzerebbe neanche con un’iniezione di viagra sull’uccello! E perdonami il francesismo… Salutiamoci qui dai…”.
“Incredibile…”.
“Incredibile cosa?”.
“Non mi era mai capitato di ricevere un rifiuto sessuale per motivi politici…”.
“E lo so… neanche a me… e ho fatto sesso anche con un laziale! Pensa quanto poi esse fastidioso…”.
Ride… (che sorrisino)… “ok dai, buona serata… però è stato un bel match, mi hai tenuto testa”.
“Casomai è il contrario… sei tu che hai tenuto testa a me!”.
Ariride… (che sorrisinooooooo)… Si ma ricordati queste parole… alle politiche vi facciamo il culo!”.
“Sese… aspetta e spera… ” . Mo lo investo cor motorino.
Alle politiche il culo je lo facemmo noi (per una manciata di voti), mentre io, di culi, quella sera non ne vidi neanche uno, per colpa di un ideale, di una ristrettezza mentale, di un’incapacità a gestire le emozioni e di paraocchi incollati a doppia mandata. Per colpa anche di lui, Silvio Berlusconi.
E c’è gente che ancora si chiede perchè lo odii così tanto…

To Be Continued…

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