Berlusconi e il DITTATORE

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Sempre più fuori dal mondo.
Amico intimo di Putin, piegato a 90° nell’ospitare Gheddafi, ed ora addirittura estimatore di Lukashenko, autentico DITTATORE Bielorusso.
Silvio Berlusconi continua ad allargare il suo FOLLE giro di amicizie, senza dimenticare George W. Bush Jr. o l’EROE Mangano, arrivando a dire che “l’amore del popolo bielorusso per il presidente Aleksander Lukashenko si vede dai risultati elettorali che sono sotto gli occhi di tutti”.
Peccato che Aleksandr Lukashenko sia a tutti gli effetti l’ULTIMO DITTATORE d’Europa.
Gli States, a causa sua, etichettano ancora oggi la Bielorussia come “avamposto della tirannia”.
Ottenuto il 3° mandato nel 2006, la Casa Bianca parlò di “voto in un clima di paura”, mentre l’Ocse definì il tutto “non in linea con i criteri internazionali richiesti per elezioni libere e giuste”.
Nel 1995 Lukashenko arrivò a dire che: “La storia della Germania è una copia della storia della Bielorussia. La Germania fu risollevata dalle rovine grazie a una mano ferma, e non tutto quel che fece quella ben nota figura di Hitler è negativo. L’ordine tedesco si è evoluto nel corso di secoli, e sotto Hitler ha raggiunto il suo apogeo”.
Dell’opposizione dice che “gli torceremo il collo come si fa con le anatre”, mentre il suo CLASSICO è e rimarrà sempre: “Non condurrò mai la mia nazione verso il mondo civile”.
Per il MONDO INTERO Lukashenko è un TEMIBILE DITTATORE, per Silvio Berlusconi, invece, IL POPOLO LO AMA.

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