Glamdala, 2°serata: la pagella

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Finalmente.
Persa la prima serata il mese scorso, perchè a casa con 40 di febbre, ieri sera mi son goduto Glamdala, incontro GENIALE tra Amigdala e Glam Night di Marco Longo.
Vecchio innamorato dell’ormai abbandonata Locanda Atlantide, c’è da dire che il Lanificio tutto è tranne che un ripiego.
Locale della Madonna, se non fosse che sta in culo alla luna, il Lanificio arriva quest’anno come sostituto naturale del mitico Rialto, anche se il paragone, in questo caso, proprio non sussiste.
Il Rialto (e la serata Condominio) erano tutta un’altra cosa.
Detto ciò, pro e contro:
-Locale tendenzialmente freddo, sia nel clima che nell’ambiente. Saranno quelle pareti bianche e la scarsissima illuminazione, ma va “acceso”. Più luci, più colore, buono l’impianto di aereazione. Un miracolo.
– Piccolo. Senza la sala adiacente, il Lanificio è decisamente piccolo. Ad un certo punto ieri sera si faceva davvero fatica anche solo a camminare, per quanta gente ci fosse. La sala accanto è NECESSARIA, considerando che in terrazza ci si può stare da aprile in poi. Ieri se gelava. Tra l’altro, li vogliamo accende sti cazzo de funghi?!? Grazie…
– bagni DA PAURA.
– Impianto audio ottimo.
Considerando che l’ingresso non si paga, obbligandoti a ‘consumare’ al bar, è NECESSARIA un’altra cassa al bar. File mastodontiche, idem i rodimenti di culo.
Finalmente dei baristi che SANNO FARE i baristi! Abituato a dei COGLIONI che spacciano cocktail per autentico veleno, ieri al Lanificio si son superati. Pestati buonissimi, fatti anche con una discreta velocità. Sono entrato con l’intenzione di non bere, sono uscito mbriaco.
– Voto più alla CLIENTELA. Mista, età media superiore al solito, dai fricchettoni co le croste ai veri figli di papà. Un gran bel melting pot frocio.
– La sorpresa. Guest star della serata, ad illuminare questa 2° Glamdala è stato lui, Hard Ton! Immaginatevi un ciccione trippone panzone, bear, con la boccia e la barba, truccato come una mignotta, vestito come Kylie con un abitino a mezza gamba tutto dorato e visiera alla Lady Gaga e microfono glitterato in mano, per un’esibizione PAZZESCA!
Da ieri, posso dirlo ufficialmente, sono diventato suo FAN.
A Bologna è ormai una celebrità, qui a Roma invece non l’avevamo ancora mai visto. L’effetto sorpresa iniziale nel vederlo uscire sul palco è INCREDIBILE, anche se con il passare dei minuti si perde, tanto da consigliare ‘concerti’ più brevi in futuro. Va bene per 2-3 canzoni, dopo, perso l’effetto surprise, si smoscia.
Complimenti però ai boys amigdalari che l’hanno scovato e portato nella capitale, visto che ultimamente personaggi ‘alternativi’ SERI cominciavano seriamente a mancare (con tutto il rispetto, vedo più Her de mi madre!).
In conclusione un GRAN bel seratone. Musica MAI troppo uguale a se stessa, con pure qualche salto nella pura commerciale, impreziosita dal GIGANTE Hard Ton.
Aspettando un Lanificio più GRANDE (speriamo il mese prossimo con la 3° serata), per ora è decisamente un bell’accontentarsi.
Voto: 7+

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