Walter Veltroni parla scrive a Repubblica parlando dell’omofobia romana

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Le due bombe carta dell’altra notte contro le persone che riempivano in modo sereno e pacifico la ‘gay street’ di Roma sono il segno evidentissimo di una vera e propria, come e’ stato detto, ‘emergenza omofobica’”.
“E la verita’, una verita’ che fa male e che deve indignare e mettere in allarme tutti, dalle istituzioni per prime fino a ogni singolo cittadino, e’ che ad avvolgere la nostra citta’ c’e’, da qualche tempo a questa parte, un clima cupo e pericoloso. Un clima fatto di intolleranza, di insofferenza per le idee e per i comportamenti altrui, di discriminazione per tutto cio’ che in qualche modo e’ altro’.
“C’e’ da credere, voglio credere,alle parole di condanna per questi atti di violenza pronunciate dal sindaco Alemanno. Il problema pero’, e’ che le parole non bastano, non sono sufficienti”. “Diversi altri casi di intolleranza e violenza, nei mesi scorsi, hanno avuto come protagonisti persone legate agli ambienti dell’estrema destra. Non so se tutti costoro si sentano in qualche modo ‘legittimati’, come e’ stato da piu’ parti scritto, dal cambiamento del colore politico dell’Amministrazione cittadina”.
So però che non va nella direzione giusta, voglio dirlo con franchezza, la nomina alla guida di una azienda municipalizzata come L’Ama di un ex picchiatore ed estremista di destra condannato a suo tempo per tentato omicidio.
“Quello che si manda, scegliendo una persona che comunque in passato si e’ distinta per atteggiamenti di odio e di violenza verso chi si sentiva diverso ed estraneo da se’, e’ un messaggio sbagliato. E’ anche e soprattutto con i gesti concreti, non solo con le dichiarazioni, che si combattono la discriminazione, l’odio e la violenza”.

Walter Veltroni.

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