Imma Bandiera Battaglia RETTIFICA l’intervista rilasciata al Secolo d’Italia

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Dopo il CLAMOROSO articolo uscito pochi giorni fa su Il Secolo d’Italia, dove Imma “Bandiera” Battaglia (c’era un virgolettato) ESALTAVA la posizione assunta dalla Giunta Alemanno nei confronti del GayVillage, tanto da definirla SUPERIORE a quelle di CentroSinistra degli anni passati (Alemanno MEGLIO di Veltroni c’era scritto), è arrivata la RETTIFICA della stessa Bandiera Battaglia (paracula è dire poco…):

“Il Secolo d’Italia del 4 luglio dice che “Gay Village “sposa” la giunta Alemanno”. Mi complimento con chi pensa che io possa sposarmi, ma forse sbaglia, perchè l’unico matrimonio che farei è quello con la mia compagna. E al momento come tutti sappiamo è impossibile perchè viviamo in un paese di diritti negati. Gay Village invece è e resta una manifestazione politicamente indipendente che guarda al mondo gay e gay friendly. Certo, sarebbe ingiusto non constatare come di fronte ai problemi che ogni anno e questa volta in particolare si sono posti mettendo a rischio fino all’ultimo l’apertura stessa del Villaggio, quest’amministrazione sia stata attenta con l’assessore Umberto Croppi. Dire il contrario sarebbe negare l’evidenza. Ma questa è una conquista che a mio parere va a merito di tutta la comunità lgbt. Se guardiamo alla storia del Gay Village in rapporto con le diverse amministrazioni romane, Veltroni ha avuto il merito da Sindaco di aver creduto nella manifestazione ed è venuto due volte al Village e poi gli Assessori alla Cutura Borgna e Di francia ci sono stati sempre vicini. Oggi ci sorprende piacevolmente che lo faccia la destra. La dichiarazione di Umberto Croppi di voler lavorare per trovare uno spazio fisso al Gay Village è nuova e importante. Uno spazio fisso permetterebbe di fare tante cose nuove e far crescere la manifestazione oltre che determinare possibilità di lavoro. Insomma se da una giunta di centro sinistra è quasi scontato aspettarsi attenzione, non lo stesso vale per una giunta di centro destra. E quindi a volte si resta piacevolmente sorpresi. Ma senza adesioni ideologiche o politiche. Siamo abituati a ragionare sui fatti, considerando questa una conquista per tutta la comunità llgbt romana e non solo, superando il muro degli schieramenti e della contrapposizione detra/sinistra e rendendo merito al Gay Village come manifestazione ormai storica e istituzionale”.

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Altro che Sinistra e Libertà, questa donna è nata per l’UDC! “Senza adesioni ideologiche o politiche. Siamo abituati a ragionare sui fatti”… in poche parole DATECE LI SORDI E I PERMESSI E A NOI STA BENE COSI’, CHI SIETE SIETE, N’CE FREGA UN CAZZO…. Croppi ha PROMESSO una location FISSA per il Gay Village? Ne riparleremo l’anno prossimo cara Imma… ne riparleremo l’anno prossimo.

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