Diritto alla vita, diritto alla morte…

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Un’agonia senza fine.
Prosegue senza soste la TORTURA mediatica e politica per Eluana Englaro, da 17 anni in stato vegetativo. Una battaglia infinita, che sembrava finita l’8 luglio scorso, quando la Corte d’appello di Milano autorizzava la sospensione dell’alimentazione.
Da questo momento in poi è scesa in campo la CHIESA, che ha letteralmente iniziato a MANIPOLARE a proprio piacimento la pagina politica sul CASO ENGLARO.
Il 16 luglio Camera e Senato sollevano un conflitto di attribuzione contro la Cassazione, il caso finisce in Corte Costituzionale. La famiglia Englaro chiede alla Regione Lombardia di indicare una struttura dove eseguire quanto stabilito dalla Corte d’appello, cioé interrompere definitivamente l’alimentazione artificiale e l’idratazione. Ma la Regione, governata dal CIELLINO Formigoni, dice no.
L’8 ottobre ANCHE la Corte Costituzionale dà ragione a Cassazione e Corte d’Appello, confermando lo STOP all’alimentazione.
Ma il GOVERNO di centrodestra, pressato dai VESCOVI, NON si arrende. Sacconi, andando OLTRE le proprie competenze, ed infischiandosene della LEGGE, invia un atto di indirizzo attraverso il ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, sottolineando come “Interrompere nutrizione e idratazione delle persone in stato vegetativo persistente non è legale per le strutture pubbliche e private del servizio sanitario nazionale”. Per questa STRONZATA, Sacconi viene indagato dalla Procura di Roma con l’accusa di violenza privata.
Eluana da due giorni ha intrapreso l’ultimo suo viaggio, quello della SPERANZA, la speranza di MORIRE, di farla finita con questa NON VITA che da 17 anni pesa sul suo inerme corpo e su tutta la propria famiglia.
Ad accoglierla una clinica di Udine, pronta FINALMENTE ad interrompere quell’alimentazione forzata nei confronti di una persona MORTA ormai quasi 20 anni fa.
Ma il GOVERNO non molla. Contro il buon senso, contro il dolore, straziante, della povera Eluana e della famiglia intera, contro la LEGGE, contro la Cassazione, la Corte d’Appello e la Corte Costituzionale, Sacconi ed il PDL non vogliono farla finita.
L’ultima mossa, davvero SCANDALOSA, sarebbe quella del DECRETO LEGGE.
Pronti a tutto pur di accontentare il Vaticano.
Dall’altra parte, dall’opposizione, si TACE. L’intera classe politica dice NO all’eutanasia (una puntura e l’agonia finisce…), progettando un testamento biologico al limite del RIDICOLO… firmato dal medico curante, dal notaio e controfirmato ogni 3 anni!
Tra i diritti inalienabili dell’uomo c’è quello della VITA, ma ci dovrebbe essere anche quello della MORTE.
La vita è MIA, il corpo è MIO. Cosa voglia fare della mia vita e del mio corpo dovrebbe spettare a ME deciderlo, e non ad una massa ingioiellata di vescovi in gonnella o ad una folla in doppiopetto di politici a questi venduti.
Diritto alla vita, diritto alla morte.
Fate morire IN PACE quella povera donna.

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