My Life (A Michael Keaton me fai na pippa!) 2° puntata

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Sono passati 15 mesi dalla mia prima volta con una donna, il trauma è stato tale da portare un terremoto mentale di primo ordine. Sono attratto dai ragazzi ma non mi accetto, mi nascondo, fingo di essere quello che non sono, nessuno sa di me, non ho amici omosessuali con cui parlarne, non ho nessuno con cui parlarne. Reprimo e tengo tutto dentro. Sfogo la mia omosessualità repressa la domenica allo stadio urlando FROCIO all’arbitro… ed è un tutto dire!
A venirmi incontro è internet.
Le prime chat gay sono un vero toccasana, scopro di non essere il solo, mi rendo conto che il mondo, li fuori, è pieno di GENTE COME ME, e non c’è proprio nulla di cui vergognarsi.
Inizio a conoscere, solo virtualmente, i primi ragazzi. Mi confido, mi apro, finalmente si parla, per un anno non incontro NESSUNO, sono bloccato, come se l’incontro poi possa portare a chissà quale folle scoperta. Fino al marzo del 2001.
Con uno dei ragazzi conosciuti in chat mi sento praticamente tutti i giorni, c’è un’affinità mentale inredibile, parliamo ore al telefono, lui è più grande di me, ha 26 anni, è brasiliano, ma soprattutto non vive a Roma…. ma a Milano!
Dopo un paio di mesi di ‘pseudo relazione virtuale’, esausti dal tutto, lui arriva alla MINACCIA… o sali a Milano e ci conosciamo o la finiamo qui! Così messo alle corde, di fronte alla possibilità di vedere frantumata la mia prima vera infatuazione omosessuale, prendo e salgo a Milano per conoscere quello che alla fine era un perfetto sconosciuto!
Ai miei invento LA CALLA di andare a vedere Milan-Roma con dei miei amici da STADIO, un weekendino per seguire la MAGGICA quando in realtà stavo andando incontro alla mia prima notte di sesso gay!
Il viaggio in treno fu a dir poco traumatico… 5 ore di ansie, di unghie massacrate, di domande, di MA CHE CAZZO STAI A FA’, con le ascelle che piottavano come poche altre volte nella mia vita, di sms suoi che annunciavano come mi attendesse in un determinato punto del centro di Milano, fino all’arrivo in stazione.
La città mi accoglie con la pioggia, io trascino il mio trollEy, nervosissimo, E SE NON MI PIACE? E SE IO NON PIACCIO A LUI? La cam e le foto sono ben diverse dalla realtà, e in quel caso cosa avrei fatto? Sarei scappato urlando in lacrime con il mio trollEy fin sotto il duomo, sotto la pioggia, prendendo volutamente TUTTE le pozzanghere perchè fa TANTO CINEMA, accasciato sulle scale, con posa teatrale, urlando PERCHE’, PERCHE’ PROPRIO A MEEE, fino all’apertura del portone, quando un fascio di luce mi avrebbe accecato, un frate bellissimo e altissimo sarebbe uscito, venendomi incontro, sorridendomi, porgendomi la mano per poi scappare con me in Brasile con tanto di occhiolino da parte della madonnina? Mentre ero li che mi immaginavo tutta la scena, con tanto di samba e cocco, che fa tanto bene ai capelli, arrivo al FATIDICO punto d’incontro!
Lo vedo… è li… fottutamente basso, molto più di quanto mi fossi immaginato, e tra le mani ha un ombrello aperto e …. una TORTA!
Dubbioso se essere sveglio o in un film di LYNCH mi guardo attorno, la pioggia è vera, mi bagna…. quindi o mi sto pisciando in faccia nel sonno o sono assolutamente sveglio! Però una FESTA d’arrivo per l’INGRESSO nel mondo gay non me la sarei proprio mai aspettata… stanno TROPPO avanti sti ricchioni!
Gli vado incontro, mi accoglie con un sorriso a 98 denti, ci salutiamo, io sono impacciatissimo, non so minimamente come cazzo comportarmi, mi spiega che la torta è un AVANZO del bar dove lavorava… della serie WOW che accoglienza, co gli avanzi… allora si, non stò a sognà, è tutto vero! Era una mezza Sacher smozzicata, tagliuzzata… a lui sembrò un gesto TALMENTE carino che ressi il gioco… in realtà già stavo pensando a come sputarla quando meno se lo sarebbe aspettato… tra l’altro faceva schifo, e la Sacher, come dice Nanni, va accompagnata PER LEGGE con la PANNA!
Prendiamo la METRO, perchè questo nemmeno la macchina aveva, e arriviamo finalmente a casa sua…
Convive con un’amica, casa è un CAOS totale, andiamo direttamente nella sua stanza, con un letto a soppalco che sovrastava tutto e tutti.
Finalmente ci rilassiamo, chiacchieriamo un pò, ma io non farò MAI la prima mossa! Se non se smove lui per me possiamo pure chiacchierà per altre 48 ore…
Mi accoglie con un regalo MOLTO carino… siamo due MALATI di cinema e mi fa un CD con una ventina di tracce audio di SCENE FAMOSE tratte da alcuni dei suoi film preferiti… stranamente erano quasi tutti film d’amore… da Moon River a Love Story, passando per Titanic e cazzate simili… me mise n’angoscia allucinante quel cd… In tutto ciò FINGEVO di mangiare la Sacher… dopo tipo UN’ORA di cazzate e di imbarazzanti COMPLIMENTI finalmente parte all’attacco, si avvicina… e mi bacia!
Il mio primo bacio gay…
Cazzo e chi se lo scorda più… aveva della labbra morbidissime, belle pienotte, l’alito profumava di Sacher e soprattutto… CI SAPEVA FARE! Durò un’eternità… non ci staccammo più per non so quanto tempo, sdraiati eravamo finalmente compatibili, visti gli oltre 20 cm di differenza d’altezza, e pian piano, presi dalla passione, iniziammo a spogliarci… in un decimo di secondo TUTTI i dubbi sulla mia sessualità sparirono all’istante… ormai era appurato, ABBASSO LA FICA, W IL CAZZO!
Tutto quel coinvolgimento che non avevo MAI trovato e provato con le donne arrivò come un fiume in piena in pochi minuti, anche se a fare tutto fu LUI! Io ero completamente imbranato e non sapevo minimamente DO METTE LE MANI, quindi a mettermele nei punti giusti CE PENSO’ LUI! L’approccio con le parti intime fu MOLTO particolare e TOTALMENTE diverso da quello scioccante avuto con la patonza femminile, ma era proprio quell’essere DU MASCHI avvinghiati e complici che mi faceva e mi fa tutt’ora impazzire.
Peccato che A NA CERTA, visto che era LUI l’ESPERTO, e io il totale imbranato, mi prende le gambe e se le tira su le spalle… e io… “ehm, scusa… che stai a fà?“… e lui… “secondo te?”…e io…. “guarda che io LI non lo prendo“… e lui…”ma se non l’hai mai provato!”… e io… “Embè?”… e lui… “e come fai a sapere che non ti piace scusa, se non lo provi…” … e io tra me e me… “sto stronzo c’ha ragione!”… e l’ormai FAMOSO detto della nonna, SE NON PROVI NON LO PUOI SAPERE, mi tornò in mente…(m’ha rovinato la vita sto detto…)… a quel punto il MALEDETTO si abbassa su di me, riparte con i baci, e, SENZA DIRMI NULLA, OSA avvicinare il suo stantuffo al mio scrigno, al mio Santo Graal, al mio tesoro dell’Amazzonia, al mio FIORE di pesco intoccato, puro e riluttante, INSINUANDOLO di un MILLIMETRO… dolore LANCINANTE… APRITI CIELO! Le urla incazzate le sentirono pure i miei a Roma, e da quel momento non ci riprovò più neanche per scherzo, come non ci ho mai più riprovato nemmeno io… la notte proseguì, e fortunatamente si riprese, ci addormentammo abbracciati, come due cucciolotti… se non fosse per il fatto che dopo un’ora ero sveglio, volevo SLEGARMI da lui ma senza riuscirci, rimanendo così, scomodo, come un coglione per il resto della nottata… alla facciaccia della dolcezza, MA TE VOI LEVA’ LI MORTACCI TUA?? A svegliarmi fu lui, con un bacio tenero, dolce e PUZZOLENTE… amore non stiamo in un film, non me poi bacià de prima mattina così appena alzato, c’hai la fiatella! Vatte a lavà i denti… tornato dal bagno, e dopo esserci stato anche io, ripartimmo, per rifarlo anche di mattina, con il sole che si insinuava dalle serrande socchiuse… una volta finito, nel classico momento post coito relax scazzo che palle so annoiato che famo oddio te levi damme i miei spazi famme respirà usciamo basta stai zitto“, appoggiato con la testa sul mio petto se ne uscì con un TERRIBILE… “e se mi innamoro come facciamo?”… con io che dal PROFONDO del cuore risposi con uno SPLENDIDO …. “bè in caso poi vediamo”… della serie BUONGIORNO CINISMO! Finalmente avevo superato l’ULTIMO step per entrare nel mondo gay… ora lo ero al 100%! In realtà ero attratto da lui ma nemmeno particolarmente… fumava a letto, cosa che mi faceva incazzare come una bestia, aveva un culo MAGNIFICO, come tutti i brasiliani, ma la scintilla non era proprio scoccata, e poi diciamocelo… 168 cm… CAZZO ERA UN NANO!… ma la domenica era arrivata, la giornata era splendida, e lo struscio milanese era LI, pronto ad aspettarmi, in tutta la sua GAYEZZA… stavo per andare incontro ai miei PRIMI locali omosessuai, zeppi di finocchie meneghine, con uno gnomo brasiliano che le conosceva TUTTE, per altre 24 ore di FUOCO…

To Be Continued…

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