27 Volte in Bianco: Recensione in Anteprima

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27 Volte in Bianco

Recensione in Anteprima
Nelle sale dal 21 marzo
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Jane è una ragazza romantica, altruista, follemente innamorata del proprio datore di lavoro, con il quale sogna di convolare a nozze in quello che sarebbe il matrimonio perfetto. Nell’attesa che lui si accorga di lei, è perennemente confinata al ruolo di damigella d’0nore. Jane vive per aiutare gli altri e renderli felici, tanto da accompagnare all’altare le sue amiche per ben 27 volte, conservando tutti i 27 vestiti come cimeli da coccolare dentro l’armadio.
Peccato che tutto cambi quando nella sua vita torna la sorellina minore,che farà innamorare il suo capo, eterno amore non combaciato, illudendolo, fingendo di essere quello che in realtà non è, riuscendo a portarlo all’altare, con Jane ovviamente incaricata di organizzare il tutto. Il trauma sarà amplificato da un cinico, scorbutico e antipatico giornalista, che, capito al volo come possa fare carriera con una storia così assurda, finisce per rimanere a sua volta invischiato in una storia d’amori e folli matrimoni…

Sceneggiato da Aline Brosh McKenna, sceneggiatrice del Diavolo Veste Prada, e diretto da Anne Fletcher, regista di Step Up, 27 volte in bianco si presenta come la commedia sentimentale più divertente e piacevole di questo inizio 2008, capace di incoronare ufficialmente una nuova stella, Katherine Heigl.
Ex Modella prestata prima alla televisione, con Grey’s Anatomy, e poi al cinema, con Molto Incinta, la Heigl conferma di essere a tutti gli effetti la nuova Julia Roberts. Bella, ironica, goffa, sensuale, capace di far ridere e commuovere, dotata di una serie incredibili di espressioni facciali, con due occhi che parlano da soli, Katherine irradia luce dallo schermo, brillando dal primo all’ultimissimo minuto.
L’intero film poggia su di lei, sul suo grottesco personaggio, in cerca dell’amore vero, quello eterno, innamorata dei matrimoni e di un datore di lavoro che non riesce a guardarla da quel punto di vista, fino all’arrivo dell’insopportabile sorella, bella, modella, da tutti ammirata, più giovane e viziata di lei.
Incapace di dire no, sempre pronta ad aiutare chiunque abbia bisogno, Jane arriva addirittura a sopportare il peso di dover organizzare il matrimonio del suo unico vero amore con l’acida ed egoista sorellina, pronta a mentire spudoratamente pur di farlo suo.
A complicarle ulteriormente la vita ci si mette anche Kevin, cinico quanto sexy cronista, costretto a dover portare avanti una rubrica che si occupa proprio di matrimoni, con suo enorme dispiacere.
La storia della damigella pazza che accompagna le spose per 27 volte potrebbe essere un ottimo trampolino di lancio per la propria carriera, da sfruttare appieno.
Gli ingredienti classici della commedia romantica li troviamo tutti. Abbiamo la super protagonista, a cui ne capitano di tutti i colori per deprimersi sempre più, la sua migliore amica, ovviamente cinica e divertente, l’amore della vita che non ricambia, l’uomo insopportabile che poi diventerà l’amore della vita, la controparte femminile insopportabilmente stronza e l’obbligato happy end finale alla vissero tutti felici e contenti.
Agli ingredienti scontati però è stata data un’ottima infarinatura, dalla sceneggiatrice, e una buonissima cottura, dalla regista, capaci di confezionare un prodotto per tutti i gusti. Battute al vetriolo, gag simpatiche, una colonna sonora allegra e sempre puntuale, un cast di contorno perfetto, a partire dall’ottimo James Marsden, ormai sempre più convincente, per quello che potrebbe passare quasi come un Bridget Jones versione Usa, semplicemente più glamour e moderno.
Se a questo ci aggiungiamo la splendida e sorprendente Katherine Heigl, possiamo capire il perchè la pellicola voli via che è un piacere, finendo per farti passare un’ottima serata in allegria e in assoluta spensieratezza, con quel pizzico d’amore cinematografico, melassoso e dal finale fortunatamente scontato, che ogni tanto ci vuole.
Piacevolissima sorpresa, decisamente consigliato a tutti gli amanti del genere.

Voto: 6,5

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