L’Italia, la tv, Amici, l’omosessualità e il bacio di Giuda

Condividi

La televisione da decenni è oramai lo specchio della società che la ospita e che la rappresenta.
Tutti la guardiamo, la commentiamo, la critichiamo, non siamo spugne passive che prendono per oro colato, come assoluta verità tutto quello che in quella scatola rettangolare viene mostrato e detto, ma spesso siamo facilmente plasmabili, mentalmente deformabili e indirizzabili.
In Italia, purtroppo, pendiamo tutti dal telecomando.
Ecco perchè non si può e non si deve sottovalutare il potere della televisione, assolutamente reale e tangibile, e perchè bisognerebbe indignarsi di fronte ad una televisione, quella italiana, che ad oggi, ad un mese dal 2008, è ancora culturalmente becera e provinciale, oscurantista e razzista, semplicemente omofoba.
Perchè si,è vero che i programmi televisivi abbondano oramai di omosessuali, ma sono sempre quasi solamente macchiette, “pagliacci” truccati e vestiti come nel Vizietto, pronti a far ridere, a fare doppi sensi, a fare da spalle comiche a presentatori che prestano il loro fianco a gag da caserma, pur di mantenere in piedi e in auge il luogo comune, lo stereotipo che salva questa società dal “deviato”.
Quando invece si deve parlare di omosessualità nella sua assoluta NORMALITA’, ecco che la tv italiana si spegne, cambia canale, facendo finta di nulla, resettando il tutto.
Per questo motivo è praticamente impossibile vedere uno spot di una famosa marca d’abbigliamento con due uomini che si baciano, quando invece va tranquillamente in onda la stessa identica pubblicità, con al posto dei due uomini però due belle ragazze, fantasia sessuale eterosessuale da sempre
Per questo stesso motivo in una trasmissione che indirizza le proprie attenzioni ad una precisa fascia di pubblico, in una precisa fascia oraria, anche se storicamente “omosessuale”, si decide di censurare il PROBLEMA, di cancellarlo, di eliminarlo, di non farlo sapere in giro, finendo per fare qualcosa che definire grave è dire poco.
Ma come, molti di voi ora diranno, davvero ti infervori per Amici di Maria de Filippi?
Ragazzi qui il problema non è la qualità della trasmissione, il programma trash, la presentatrice o cosa, ma il messaggio di fondo che è stato palesemente mandato via etere!
Ad Amici da SEMPRE aprono le porte a ragazzi omosessuali, a professori, ad autori, al pubblico parlante e a commissari esterni, nelle 7 edizioni fin qui viste se ne sono visti a decine se non a centinaia, due di questi hanno addirittura vinto le rispettive edizioni, ma MAI qualcuno di questi ha osato palesare la propria NORMALITA’, perchè bloccato, tappato, censurato da chi di dovere.
Quest’anno, dopo 7 stagioni, il ragazzo più effeminato della storia del programma viene casualmente ELIMINATO, il ragazzo dalla lingua più svelta e irrefrenabile viene messo in ESILIO dalla scuola stessa, e per finire il ragazzo che ha dovuto subire l’onta di un coming out in diretta, per poi parlarne tranquillamente davanti alle telecamere, viene immediatamente e inspiegabilmente messo in sfida, cacciato e zittito una volta mandato via.
Il DIVERSO prima è stato fatto entrare, poi nel momento in cui ha smesso di FINGERE è stato fatto uscire dall’uscita di servizio, perchè irrispettoso delle regole comportamentali che dicono semplicemente UNICO COMANDAMENTO: FINGI SEMPRE DI ESSERE ETERO.
Milioni di adolescenti, ai quali questo programma è rivolto, hanno ricevuto un messaggio preciso, totalmente diseducativo e semplicemente folle, ovvero: sei gay? perfetto, vivi pure la tua sessualità, ma non farlo sapere in giro!
Una responsabilità ENORME ricade sulla televisione, i comportamenti di centinaia di ragazzi sono orientati dai flussi mediali che da quella scatolina arrivano e Amici di Maria de Filippi negli ultimi 10 giorni ha semplicemente fatto arrivare a milioni di persone una realtà fatta di censura, di bugie, di menzogne, di verità taroccata, di omertà, di manipolazione, di finzione.
Un ragazzo di 20 anni è stato rimandato a casa senza una reale spiegazione, solo perchè colpevole di essersi tolto una maschera che a forza da 40 giorni qualcuno gli aveva messo sul viso.
Tutti quei ragazzi, magari adolescenti, pieni di dubbi, soli e chiusi in se stessi, che invece da casa hanno visto l’accaduto hanno percepito una sbagliata, finta e fasulla difficoltà nel vivere la propria NORMALE sessualità.
Ragazzi dichiararsi e accettarsi non significa dover pagare delle conseguenze.
Vivere la propria vita amando e rispettando se stessi e la propria sessualità non significa essere diversi, meritevoli per questo di pagare chissà quale dazio.
La televisione italiana, inizialmente pedagogica, dovrebbe cercare di far arrivare questo tipo di messaggio, e invece ne manda uno copletamente differente.
D’altronde viviamo in una società che rispecchia perfettamente la televisione che manda in onda, tra mariti, preti, politici, calciatori, attori, presentatori e autori televisivi che non fanno altro che fare attenzione a “nascondere” la loro sessualità facendo leva perchè passi questo messggio, perchè diventi prassi, per poi costruirsi il proprio profilo in rete dove adescare corpi che ricordino loro anche per pochi minuti soltanto il piacere che deriva dal vivere felicemente quella normalità tanto odiata e censurata.
Sebastiano Formica è stato trasformato in un mostro da cacciare a pedate, possibile portatore di normalità e di verità, per questo meritevole di essere allontanato da tutti gli altri ragazzi, ancora sotto l’effetto del siero “menti, menti sempre e comunque, se vuoi rimanere qui dentro”.
Si poteva far passare un messaggo storico, si è invece scelto di fare l’ennesimo passo indietro, con la responsabilità probabilmente di aver fatto nascere una nuova generazione di repressi, di ragazzi pieni di dubbi e di paure.
Grazie Maria, Grazie Marco, Grazie Chicco, Grazie a tutti gli autori, alla redazione, Grazie a Mediaset.

Autore

Articoli correlati

Impostazioni privacy