Fabrizio Marrazzo, dall’ArciGay alla censura preventiva!

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Qui lo dico e qui lo confermo.
Ogni volta che lo incrocio per strada, o ascolto qualche suo “discorso”, mi comincio a grattare, investito da un prurito incessante… parlo di Fabrizio Marrazzo, presidente dell’ ArciGay Lazio.
Parente (mi è arrivata la voce che me lo da per CERTO ma non ne ho la sicurezza…) del Marrazzo presidente della Regione Lazio, il GIOVINE Fabrizio si è scatenato in settimana contro Panariello, REO di aver ironizzato sul mondo omosex in un suo spettacolo teatrale, che sta girando con enorme successo tutta l’Italia.
Marrazzo ha chiesto che Panariello “elimini tali battute dal suo spettacolo. La nostra organizzazione non vuole sostenere la censura, ma diffondere una cultura del rispetto delle differenze“.
Ora dico io, ma Marrazzo, da buon PRESIDENTE dell’ArciGay Lazio, non ha altro di meglio da fare che occuparsi di una STRONZATA simile? Ma avete MAI sentito i DISCORSI di costui?
Fabrizio mio mi vorresti far credere che nei tuoi PSEUDO discorsi tu diffonderesti cultura e rispetto?
Ma vogliamo tornare all’aberrante discorso del PRIDE NAZIONALE, con te che sventolavi in aria una carta d’identità sbraitando come un cane castrato? O di quando in una trasmissione TV di fronte ad un ragazzo che chiedeva AIUTO tu, invece che consigliargli l’HelpLine, SOLO per pubblicizzare il PRIDE lo invitasti alla manifestazione, con una risposta SENZA nessun nesso logico!
Marrazzo ti prego… Roma ha bisogno di ben altri AIUTI dall’ArciGay regionale.
Non ce ne frega una MINCHIA di una CENSURA sulla SATIRA!
Chiediamo PARI diritti e PARI trattamenti e ci sentiamo OFFESI su qualche battutina IDIOTA, da puro e scontato cabaret, su Brokeback Mountain?
Ma STIAMO scherzando?
Noi ci appropriamo il DIRITTO e il DOVERE di poter ironizzare su tutto, e alziamo poi la voce su uno spettacolo TEATRALE?
Marrazzo mio, qui siamo alla follia totale… interessati alle centinaia di ragazzi che quotidianamente vivono la propria omosessualità con fastidio e paura, proponi incontri pubblici nei quartieri, diffondi la “cultura omosessuale”, datti da fare con il tuo caro zietto/CUGINO (o semplice omonimo…) sulla pedonalizzazione di Via S.Giovanni in Laterano, in modo che anche Roma abbia una sua GAY STREET, capace di accogliere manifestazioni, mostre, serate a tema, trasformandosi in luogo d’incontro PERENNE per tutte quelle persone che non vogliono altro che passare una tranquilla serata tra amici senza il TIMORE che qualcuno alle proprie spalle li giudichi o peggio ancora li umili di fronte a semplci e normali effusioni d’affetto.
Questo e TANTO altro dovrebbe fare un PRESIDENTE dell’ArciGay, non chiedere a mezzo stampa una CENSURA nei confronti della satira, non LITIGARE come un branco di RAGAZZINE di 12anni con il Mario Mieli, altro storico centro culturale omosessuale della capitale, per CHI ha pensato e fatto prima una FIACCOLATA davanti al Colosseo.
Dovreste lavorare FIANCO A FIANCO, non scannarvi… e che Cazzo ma è così difficile da capire?

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