Le mie recensioni ( si lo so…spesso da querela!!!)

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Il Caimano:

Diciamolo subito, questo Caimano non è il miglio film di Moretti. Detto questo il lancio geniale prima e l’attesa spasmodica poi, fila fuori a 30 minuti dall’inizio del film al cinema G.Cesare, mai vista prima, sala piena, con addirittura persone sulle scale, applausi a fine pellicola e molte risa durante la proiezione stessa, stanno facendo il resto. E’ un film difficile, particolare, coraggioso, un film nel film, prima di tutto un omaggio al mondo del cinema, una storia familiare, un film politico, sull’Italia di oggi, quell’Italietta che ha paura di dire quello che realmente pensa di Silvio Berlusconi, dove nessuno ha il coraggio di parlane realmente, quell’Italietta che ha visto Berlusconi al centro della scena negli ultimi 30anni, finendo per “Berlusconizzarsi”. La critica al film dovrebbe essere sdoppiata, una al film che vede protagonisti uno strepitoso Silvio Orlando e un ottima Margherita Buy, con i loro problemi familiari, l’altra incentrata sul film nel film, ovvero quel “Caimano” che Orlando stesso cerca di realizzare. La prima è ottima, la seconda un po meno, la prima è completamente morettiana, la seconda no. Ed il paradosso è tutto qui, doveva essere un film su Berlusconi, un attacco politico senza precedenti, ma incredibilmente il film rende meno proprio nei momenti in cui c’è il cavaliere! Sembra quasi che Moretti alla fine sia rimasto prigioniero del “dover” realizzare”per forza” un certo tipo di film, quasi controvoglia, come fosse un peso. L’immagine sociale che da del nostro paese è perfetta e al tempo stesso inquietante, proprio perchè reale. Sconvolgentemente minaccioso il finale, quasi apocalittico, con un Moretti/premier/Caimano da brivido e completamente differente dal premier sorrid$ente che racconta barzellette, “quasi simpatico”, che i media ci propinano, ma quello torbido e pauroso, quello di Vicenza che si scaglia contro tutto e tutti.
Nel complesso un film DA VEDERE, ben sceneggiato e benissimo interpretato, da ricordare anche l’ottimo Placido e la naturalissima Jasmine Trinca, fortemente politico, checchè se ne dica, in parte riuscito in parte no, che lascia molta inquietudine, domande, e, nel finale, un senso di responsabilità paurosa per il prossimo futuro, targato 9/10 aprile.

Voto:7-
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V per Vendetta :

Ragazzi che film! Tratto dall’omonimo fumetto cult di Alan Moore e David Lloyd, V per Vendetta è un attacco politico alla società di oggi, all’America di Bush, un manifesto pacifista da raggiungere con la violenza e l’insurrezione. Siamo nell’Inghilterra del 2020, governata da un regime totalitario, l’Usa non esiste più, e la Gran Bretagna “regna” sul mondo. Un misterioso uomo mascherato, V, il cui volto non vedremo mai, cerca di riportare libertà e giusizia, in un paese dove ormai la dittatura regna sovrana. Scritto dai fratelli Wachowsky, i creatori di Matrix, il film è un concentrato di adrenalina, suspance, effetti speciali e filosofia.
L’inizio è lento, soprattutto per chi non conosce il fumetto, causa anche, a mio avviso, un iniziale errato doppiaggio italiano, praticamente non si capisce nulla dei discorsi iniziali di V, causa maschera, ma il seguito del film è un crescendo inarrestabile, con l’apoteosi dell’ultima mezz’ora, marcia su Londra su tutte, semplicemente da applausi. Ottimi gli effetti speciali e i dialoghi, i comizi di V sono incredibilmente attuali e attraenti, buona la regia, questo film ripropone un futuro apocalittico, ancor di più del 1984 orwelliano, dove vige il coprifuoco notturno, custodito dai “castigatori”, i “diversi” vengono prima usati come cavie e poi uccisi, l’informazione è manipolata dai potenti, la paura ed il terrore regnano sovrani. Un attacco diretto alla visione politica odierna, fatta di terrorismo e terrore mediatico, di manipolazione informativa e corruzione, un film/fumetto tanto fantastico quanto reale, dove il sottoscritto in alcune scene ha “rivisto” Bush e Berlusconi, con i richiami continui al terrorismo e alla sicurezza del primo e i comizi dittatoriali del secondo, quasi volesse farci capire di fare attenzione, perche tutto, anche ciò che gia abbiamo vissuto e di conseguenza ci sembra impossibile possa riaccadere, può diventare realtà.

Voto: 7,5

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