Michele Bravi e il coming out: ‘spero solo di innamorarmi, uomo o donna che sia’

Condividi

Schermata 2017-05-26 alle 16.34.33

Mi hanno chiesto chi era la ragazza per cui soffrivo e ho solo risposto: veramente è un ragazzo. Incredibile. Chi ha la mia età mi ha detto: mi spiace. Le persone più grandi invece hanno fatto titoloni, scritto che ero stato coraggioso. Ma per cosa? Ho solo detto che stavo male perché avevo chiuso una storia. Questa necessità di dire tu stai da una parte o dall’altra per me non c’è, e credo sia lo stesso per molti della mia generazione. So di avere un minimo di influenza: non voglio mettere da solo delle categorie”. “Mi auguro solo di innamorarmi, di chi non conta. Male che vada il prossimo disco lo dedicherò al mio cane, si chiama Signora Longari: siamo in simbiosi. Dà forma al mio vivere: aiutarla mi aiuta, toglie un po’ del mio ego. Ho grossa difficoltà a stabilire rapporti saldi, prima che capisca l’altro e mi faccia capire ce ne vuole. La leggerezza non è il mio carattere: vivo tutto male. Ma quando canto non mi faccio più paranoie: vivessi cantando sarebbe tutto più bello“.

Via Corriere della Sera, Michele Bravi è così tornato a parlare del tanto chiacchierato coming out di qualche mese fa.
Una visione non so quanto ‘reale’, quella dell’ex trionfatore di X-Factor, secondo cui molti 20enni di oggi sarebbero lontani dalle etichette e di fatto bisessuali.  Uomo o donna che sia, l’amore non guarda al sesso di una persona, andando  oltre la fisicità per abbracciare l’anima. Tutto molto bello, a parole, ma quanto concreto? Giusto discuterne, meno voler far passare chi la vede diversamente come un dinosauro rimasto ancorato a chissà quale lontano passato. Non è questione di ‘categorizzare’. Personalmente sono gay, serenamente gay e mi auguro di ritrovare l’amore. Ma di un uomo. Perché non potrei mai ugualmente innamorarmi di una donna.

Autore

Articoli correlati

Impostazioni privacy