Benedict Cumberbatch su Out: ad Hollywood è ancora controproducente fare coming out

Condividi

E’ in odore di Oscar grazie al personaggio di Alan Turing in The Imitation Game, tanto dall’essere finito su due cover nel giro di 24 ore.
Prima ELLE e poi OUT, storico magazine glbtq che ha intevistato lo straordinario Benedict Cumberbatch.
La gente oggi viene decapitata per quello in cui crede o per i suoi orientamenti sessuali. È terrificante. È medievale! Io impugnerei le armi per protestare contro la dittatura. La tolleranza non può essere unilaterale. A un certo punto devi spingerti a dire: “Il fondamentalismo religioso è sbagliato”‘.
Parole nette quelle del divo, meraviglioso Sherlock seriale ormai definitivamente esploso anche in sala. Tanto dall’essere diventato uno degli attori più richiesti del momento. Parlando poi delle difficoltà che ancora oggi molti colleghi hanno nel fare coming out, il divo inglese con c’ha girato troppo attorno:
Se a Hollywood ambisci a un ruolo da protagonista e dici che sei gay, tristemente questo ti ostacola ancora. I movimenti per i diritti degli omosessuali hanno compiuto enormi passi in avanti negli ultimi 40 anni, è innegabile, ma c’è ancora molto lavoro da fare. Tutti conosciamo attori omosessuali che non vogliono fare coming out o negano di esserlo. Non so davvero come facciano a sopportarlo‘.
Domanda da un milione di dollari, caro Benedict. Ma il gioco vale davvero la candela?

 

 

 

Autore

Articoli correlati

Impostazioni privacy