Facebook dichiara guerra a trans e drag queen – RuPaul attacca

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Mi ha commosso vedere quante persone mi hanno mostrato la loro vicinanza. Ho ricevuto centinaia di mail con storie di persone che non possono usare il loro nuovo nome su Facebook“.
Tutto è partito da lei, “Sister Roma”, drag queen di San Francisco che si è vista chiudere la pagina FB perché rifiutatasi di cedere alle regole del social network, NON usando il proprio reale nome, ovvero “Michael Williams”. Denunciato il fatto su Twitter, Sister Roma ha creato un putiferio in pochi giorni. Perché negli States Facebook sta eliminando profili su profili di drag queen e transessuali, ‘colpevoli’ di aver mentito sulle proprie ‘reali’ generalità.
RuPaul, intervistata dall’Hollywood Reporter, è andata giù pesante contro la società di Mark Zuckerberg, definendo la sua una cattiva politica che è andata a togliere quei diritti a chi ha scoperto di avere qualcosa di molto più ‘favoloso’ rispetto al nome dato dalla madre.
Tutti devono utilizzare i propri nomi e cognomi reali, in modo che ogni utente sappia con chi si sta connettendo. Blocchiamo l’uso di determinati nomi per impedire alle persone di creare account falsi o malevoli, che potrebbero compromettere la tua capacità di condividere contenuti con i tuoi amici. Siamo spiacenti se il tuo vero nome è stato bloccato per sbaglio!“.
Questo il ‘regolamento’ di Facebook, sottoscritto da tutti noi che abbiamo un profilo ma decisamente ‘fuori portata’ per chi, vedi transessuali e drag queen, ALTRI nomi rispetto all’anagrafe ha. E’ così partita la caccia al ‘sostituto’, vedi Ello, social network nato ad inizio anno e ridotto all’osso, con un design minimalista e senza annunci o raccolta dati degli utenti. Peccato che Facebook prosegua la sua trionfale marcia verso l’infinito e oltre, anche se a forza di cavalcare idiote regole, vuoi o non vuoi, il giochino potrebbe finire per rompersi.

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