“Si tratta di un enorme passo avanti verso il riconoscimento delle pari opportunità. E’ una sentenza storica perché ci aiuta a capire che non potremo mai superare le disuguaglianze e l’omofobia che tanto peso ancora hanno nelle nostre società fino a che è la legge stessa che, discriminando, le giustifica“.
Queste splendide parole sono state rilasciate subito dopo la storica decisione della Corte Usa da Maria Cecilia Guerra, viceministro del lavoro e delle politiche sociali a cui pochi giorni fa sono andate le deleghe del Ministero per le Pari Opportunità, spacchettato dopo le inevitabili dimissioni del ministro Josefa Idem. Ebbene mentre il Premier Enrico Letta ha assicurato proprio oggi, al CorriereDellaSera, di non aver messo in atto nessun arretramento sul campo dei diritti, visto lo smembramento del Ministero, a sparare a zero nei confronti della Guerra ecco oggi arrivare lui.
L’inossidabile, l’inafferrabile, il quasi comico, bigotto, omofobo e strabiliante Carlo Giovanardi, responsabile politiche famigliari del Pdl, che ha così tuonato:
“Il presidente del Consiglio deve spiegare ai ministri e ai sottosegretari del suo Governo che devono rispettare la Costituzione Italiana e le leggi in vigore nel nostro Paese, sino a quando il Parlamento non decida di cambiarle”. “Le disinformate e disinvolte affermazioni del Vice ministro Maria Cecilia Guerra sulle nozze gay, a 24 ore dall’attribuzione della delega sulle Pari Opportunità, sono ben più gravi di quelle che costarono il ritiro della delega dell’on. Michela Biancofiore. Su argomenti così delicati ed importanti per il futuro del nostro paese, non sono tollerabili fughe in avanti e ci aspettiamo che il presidente del Consiglio si dissoci chiaramente dalle parole della senatrice“.
Dissociazione.
Esatto. Provate a rileggere quel che ha detto la Guerra, con conseguente ed immediata lettura delle folli e deliranti parole di Giovanardi, ed avrete proprio questa risposta. Una disconnessione TOTALE dalla realtà che riguarda quest’uomo. Letteralmente ossessionato e bisognoso di cure. Che si sappia. Aiutatelo.