Anche la SICILIA sceglie un Presidente di Regione GAY con Rosario Crocetta

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Non solo la Puglia, con Nichi Vendola due volte Presidente, ma da oggi anche la Sicilia.
E’ dal profondo SUD dell’Italia, quello che viene solitamente etichettato come omofobo e bigotto, che arrivano i primi due presidenti di regione DICHIARATAMENTE gay.
Perché Rosario Crocetta, cattolico e primo Sindaco gay dichiarato, è diventato da poche ore Presidente della Regione Sicilia.
Battuti sia l’esponente Pdl che l’arrembante grillino.
Ad appoggiare Crocetta, ed è qui che cade la sorpresa, non solo il Pd ma anche quell’UDC di Casini che picchia ai fianchi l’omosessuale Vendola da mesi, per non dire da anni.
Segno dell’ipocrisia politica dei nostri tempi, e dell’evoluzione di un Paese, molto più maturo di quanto alcuni vogliono far credere.
Se dovessi diventare Presidente della Regione Sicilia dirò addio al sesso e mi considererò sposato con la Sicilia, le siciliane e i siciliani”. “Guidare la cosa pubblica è come entrare in un convento e non ho neanche più l’età per certe scorribande”. “La sessualità, sia etero che omo, se portata agli estremi crea effetti di sovraesposizione. Quando si hanno ruoli pubblici si deve essere molto prudenti e molto casti”. “Sul matrimonio o meno, si tratta di riflessioni che devono camminare con il popolo: un passo avanti, appunto, ma come dico, con juicio. Pian piano, senza strappi“.
Questo disse ad agosto Crocetta, all’epoca solo candidato e da poche ore UFFICIALMENTE Presidente, e di conseguenza portato alla CASTITA’ totale da oggi all’ultimo giorno della sua Presidenza.
Ma quel che conta, tralasciando i fioretti idioti, è che un’ALTRA Regione abbia detto sì ad un politico omosessuale.
Mettendo un punto definitivo ai cliché di un tempo, e soprattutto alle sbraitate omofobe Vaticane, che contano sempre più meno di un cazzo.

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