Imma Battaglia la butta in caciara: “Sessista chiudere Live Non è la D’Urso”

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Capisco che se chiudono colei che ti ha ospitato non si sa quante volte fai fatica a digerirlo, ma da qui a buttarla sul sessismo, quando ti trovi dinanzi ad un programma che da un anno non va oltre i 2 milioni di telespettatori alla domenica sera con share tra l’11 e il 12% sulla prima rete Mediaset, significa proprio andare oltre il senso delle cose e come al solito non averci capito niente. Una tv commerciale vive di numeri, con Live – Non è la D’Urso sopravvissuto probabilmente un anno di troppo, roboanti comunicati stampa esclusi.
Decidere poi chi l’abbia sparata più grossa tra Imma Battaglia e il social media manager di Nicola Zingaretti, oggi riuscito nell’impresa titanica di rendere il leader Pd “uomo più deriso di Twitter”, è davvero arduo.
Nel dubbio, l’ego ferito di Barbarella ringrazia.

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