Filthy Rich con Kim Cattrall ha esordito su FOX Usa, ascolti e critiche

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Un po’ Dinasty, un po’ Empire, un po’ tanto guilty pleasure.
Scritta e diretta da Tate Taylor, regista di The Help, Filthy Rich con Kim Cattrall è finalmente sbarcata in tv, negli USA, su Fox, con 3 milioni di telespettatori al debutto (sopra tutta la puntata).
Decisamente pochini per l’indimenticata Samantha di Sex and the City, qui negli abiti di Margaret Monreaux, telepredicatrice ultracattolica determinata a controllare l’attività di famiglia con tutti i mezzi necessari.
Descritto come un “dramma familiare in cui la ricchezza, il potere e la religione si scontrano – con risultati esageratamente da soap opera”, Filthy Rich ruota attorno ad una famiglia del sud che ha fatto soldi con una rete televisiva cristiana: l‘improvvisa scomparsa del suo fondatore in un incidente aereo fa emergere altri tre membri della famiglia, tutti figli illegittimi, che erediteranno parte dell’impero, dando vita ad una guerra dinastica.
Critiche giustamente tiepide, al momento, perché se la Cattrall regna incontrastata, lo show non è esageratamente trash come un Dinasty qualsiasi, nè drammatico al punto da incuriosire realmente lo spettatore medio. Dietro Kim, il nulla o quasi.
Una soap ripulita, ricca e per ora troppo poco ‘sporca’, con Tate Taylor regista dei primi due episodi. Se non cresce negli ascolti, il rischio è che non vedrà mai una stagione 2.

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