Radio Maria, il Vaticano attacca e chiede scusa dopo la follia del ‘terremoto castigo divino causa unioni civili’

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“Sono affermazioni offensive per i credenti e scandalose per chi non crede, datate al periodo precristiano e non rispondono alla teologia della Chiesa perché contrarie alla visione di Dio offertaci da Cristo”. “I terremotati ci perdonino, a loro va la solidarietà del Papa”. “Cristo ci ha rivelato il volto di Dio amore non di un Dio capriccioso e vendicativo. Questa è una visione pagana, non cristiana”. “Chi evoca il castigo divino ai microfoni di Radio Maria offende lo stesso nome della Madonna che dai credenti è vista come la Madre misericordiosa che si china sui figli piangenti e terge le loro lacrime soprattutto in momenti terribili come quelli del terremoto”. “Radio Maria deve correggere i toni del suo linguaggio e conformarsi di più al Vangelo e al messaggio della misericordia e della solidarietà propugnato con passione da papa Francesco specie nell’anno giubilare. Non possiamo non chiedere perdono ai nostri fratelli colpiti dalla tragedia del terremoto per essere stati additati come vittime dell’ira di Dio. Sappiano invece che hanno la simpatia, la solidarietà e il sostegno del Papa, della Chiesa, di chi ha un briciolo di cuore”.

Con queste parole il monsignor Angelo Becciu, sostituto alla Segreteria di Stato, ha condannato quanto accaduto domenica in onda su Radio Maria, con un misterioso prete che aveva follemente legato il terremoto che ha piegato il Centro Italia alle unioni civili. Scuse solo ai terremotati, ovviamente, come se il mondo LGBT non si sia sentito offeso da queste assurde parole:

“Dal punto di vistateologico questi disastri sono una conseguenza del peccato originale, sono il castigo del peccato originale, anche se la parola non piace… Arrivo al dunque, castigo divino. Queste offese alla famiglia e alla dignità del matrimonio, le stesse unioni civili. Chiamiamolo castigo divino”.

Impossibile tacere, visto il clamore suscitato dalla vicenda, tanto da obbligare lo stesso Vaticano a ‘bastonare’ la radio di propaganda. Peccato che padre Livio Fanzaga , direttore dell’emittente che nel febbraio scorso schifosamente tuonava ‘arriverà il funerale della Cirinnà’, sia ancora una volta rimasto al proprio posto.

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